Antonio Conte dopo Napoli-Empoli 3-0: "Qualcuno dovrebbe ringraziare il Napoli: tiene vivo il campionato e dà qualcosa di cui parlare"

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La squadra sta rispondendo presente e abbiamo lanciato anche un messaggio sui secondi tempi, se qualcuno avesse dubbi sulla tenuta fisica. C'è stato un miglioramento, qualcosa di straordinario dalla trasferta di Empoli all'andata a oggi. Siamo una squadra totalmente diversa sotto tutti i punti di vista, chiunque giochi. Non voglio mai che i miei calciatori si creino degli alibi, siamo lì, a tre punti dall'Inter ed era impensabile. (eurosport.it)
Ne parlano anche altre fonti
Ospite della puntata odierna de ‘Il Bello del Calcio’, programma condotto da Claudia Mercurio - ha parlato della partita vinta dal Napoli contro l'Empoli e della lotta Scudetto che coinvolge gli azzurri. (CalcioNapoli24)
In campo Napoli-Empoli alle 20.45. L'ultima gara della 32ª giornata si gioca lunedì 14 aprile. (Corriere della Sera)
La gioia incontenibile di Antonio Conte, a terra per i festeggiamenti per il 3-0, è una delle immagini simbolo di una serata in cui il Napoli ha vinto da grande. Certo, l'Empoli è in crisi di risultati da tempo e in avvio con la sua pressione alta ha messo in difficoltà la circolazione di palla azzurra, ma il vantaggio al 18' ha indirizzato il match là dove voleva il Napoli. (RaiNews)

Nell'Empoli, quasi una consuetudine in questi ultimi tempi, è lunga la lista degli indisponbili. Niente da fare per l'Empoli sul campo del Napoli, vice capolista del campionato. (RaiNews)
Un successo autoritario, maturato nel segno di Romelu Lukaku e Scott McTominay. Il Napoli tiene vivo il sogno Scudetto trascinato dai due pupilli di Antonio Conte, che contro l'Empoli si è preso di diritto un doppio scettro: vittoria sul campo ma anche sul mercato, visto che belga e scozzese rappresentano due tasselli chiave della ricostruzione avviata dall'allenatore salentino. (CalcioMercato.com)
Un ex Inter irrompe nella lotta scudetto e tiene vivo il sogno napoletano. Soffre nei 45' iniziali contro un avversario privo di otto titolari, che non bilanciano per niente le assenze di Di Lorenzo e Anguissa dall'altra parte perché dovrebbe esserci ben altra differenza di passo e di tecnica tra i protagonisti in campo ma agli azzurri deve aver preso la sindrome del braccino corto: giocano per la seconda volta di fila 48 ore dopo la capolista e avvertono la tensione, perché non aggrediscono i toscani, li subiscono dal fischio d'inizio, impiegando un quarto d'ora prima di imporre il proprio palleggio nella metà campo avversaria, dopo però aver rischiato su un paio di incursioni di Pezzella e sulla conclusione di Fazzini. (il Giornale)