Dissidenti M5S verso i gruppi. Grazie a Italia dei Valori. Al Senato serve un simbolo presente alle ultime elezioni. Trattative avanzate con l'ex partito di Di Pietro | LA NOTIZIA

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Ebbene, pare che gli ex M5S siano in trattativa con Ignazio Messina (nella foto) per il simbolo di Italia dei valori.

Hanno votato no a Draghi 16 deputati M5S, 4 si sono astenuti, 12 non hanno votato.

Numericamente ci si potrebbe trovare davanti a un gruppo più forte di quello di Giorgia Meloni (che ha 33 deputati).

Anche al Senato, anzi, numericamente ci potrebbe essere il sorpasso su FdI che conta 19 senatori

Uno degli sponsor dell’operazione potrebbe essere proprio Elio Lannutti che entrò al Senato più di dieci anni fa col partito guidato da Antonio Di Pietro (LA NOTIZIA)

La notizia riportata su altri giornali

(LaPresse) – “Gesù ha affrontato volontariamente il tentatore e lo ha vinto; e al tempo stesso ci rammenta che al diavolo è concessa la possibilità di agire anche su di noi con le tentazioni (LaPresse)

La questione alla Camera è diversa rispetto al Senato: per costituire un gruppo servono venti deputati, senza la necessità di avere a disposizione un simbolo. Ma visto che i bossoli tornavano indietro come boomerang, hanno pensato a un piano b: un nuovo gruppo con Italia dei valori. (ilGiornale.it)

Sono quindi trentuno, in tutto, i parlamentari grillini che non hanno accordato la fiducia al governo Draghi. La fiducia al governo Draghi ha provocato reazioni forti anche all’interno del Movimento 5 Stelle. (Periodico Italiano)

Tonino viene accusato di una gestione opaca dei finanziamenti pubblici, in parte utilizzati per l’acquisto di case e casolari agricoli. Qualcosa c’è se proprio l’ultimo segretario, Ignazio Messina, a Repubblica, ammette “interlocuzioni” in corso. (L'HuffPost)

Lo comunica il Collegio dei Probiviri. Per tutti i senatori e ventuno deputati, il reggente Vito Crimi ha decretato l’espulsione, ma su questa decisione è in corso un braccio di ferro che si intreccia con le dinamiche della riorganizzazione interna. (Gazzetta del Sud)

La Casaleggio Associati aveva due clienti principali infatti, Beppe Grillo e Antonio Di Pietro. Parlare di vecchia guardia per un partito appena nato come Italia dei Valori, può sembrare curioso. (Open)