Reparti, stress alle stelle: “Pretese e tanta tensione, è un campo di guerra”

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– “In quale clima lavoriamo? Di paura, tensione. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro, il nostro dovere con dedizione ma la speranza è sempre quella di trovarsi dinanzi pazienti o familiari pronti ad ascoltare e non ad aggredire. Dal Covid in poi la situazione è degenerata”. Sono stanchi, esausti gli operatori sanitari sempre più vittime di aggressioni da parte di coloro che si presentano nei nosocomi per sottoporsi alle cure. (il Resto del Carlino)
Su altre testate
"Aspettiamo ancora risposte per prevenire le aggressioni", la Cisl Fp: "E la Provincia si è preso un chiaro impegno sul rinnovo dei contratti" TRENTO. (il Dolomiti)
Bertolaso ha detto che l’aumento dei casi noti è anche il frutto di un’azione di sostegno e vicinanza ai professionisti della sanità che sono portati a segnalare con maggior precisione gli episodi che li vedono vittime. (varesenews.it)
Parliamo dell’Asl Città di Torino, anno 2024, Ma potremmo parlare di tutto il Piemonte, oltre che del resto d’Italia. In dodici mesi 177 aggressioni: gli operatori coinvolti sono per il 33% uomini e per il 67% donne. (La Stampa)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Violenza contro sanitari, Medici Firenze: "Costruire un nuovo patto con i pazienti"Missing Credit Parere sul fenomeno delle aggressioni "La legge varata dal Parlamento contro le aggressioni è utile ma non basta: il fenomeno non accenna a diminuire. (LA NAZIONE)
La contabilità, divisa per tipologia, elenca 120 episodi di aggressione verbale (55%); 30 di tipo verbale e fisico (14%); 21 verbali, fisiche e contro la proprietà (10%); 14 solo fisiche (6%); 12 fisiche e contro la proprietà (5%); 14 verbali e contro la proprietà (6%); 7 contro la proprietà (3%). (La Nuova Ferrara)