Generali, il patto compra ancora e il titolo torna ai livelli pre-Covid

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Dall'altra parte - è evidente - a influire sul rialzo del titolo sono gli acquisti di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, che da inizio settembre stanno rastrellando azioni Generali, tanto che ormai la quota del Patto (che comprende anche Fondazione CrT) è arrivata al 12,53%, a un passo dal 12,93% di Mediobanca

Il titolo viaggia ai massimi dal 21 febbraio 2018, in sostanza vicino ai livelli pre-Covid, come effetto combinato principalmente di due fattori. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

A quel punto, l’operazione diverrebbe potenzialmente costosissima da sostenere. Sta di fatto che Generali quest’anno in borsa sia cresciuta di oltre il 26%, salendo a una capitalizzazione superiore ai 28 miliardi di euro, quasi 6 in più da fine 2020 (InvestireOggi.it)

Della “Galassia del Nord”, su cui Eugenio Scalfari e Giuseppe Turani scrissero Razza padrona, a parte alcune vestigia rilevanti per gli archeologi, resta solo Assicurazioni Generali. Del Vecchio e Caltagirone, qui contrapposti a Mediobanca (di cui il CdA Generali è oggi ampia espressione), sono anche importanti soci della stessa Mediobanca. (Domani)

Il mercato punta su una confluenza dei Benetton nel patto; una mossa che, tuttavia, potrebbe attrarre l'attenzione delle Autorità. La neutralità dei Benetton nella battaglia su Generali fa fremere il mercato che si chiede quanto la famiglia trevigiana possa resistere senza schierarsi. (ilGiornale.it)

I punti chiave La posizione dei torinesi. Venerdì il comitato nomine. La battaglia dei proxy. 3' di lettura. Francesco Gaetano Caltagirone rastrella ancora azioni Generali sul mercato e si porta al 6,2% del capitale della compagnia (al 6,27% se si considerano anche le quote detenute in Acqua Campania, società collegata). (Il Sole 24 ORE)

Con il 3,97% della compagnia assicurativa, l’appoggio dei Benetton porterebbe a spostare gli equilibri. Dall’altra l’asse Caltagirone-Del Vecchio, ambedue azionisti di Piazzetta Cuccia (3 e 19%) ma soprattutto ispiratori e spina dorsale del blocco alternativo, un patto parasociale che vale circa l’11% del Leone. (Bluerating.com)