Migranti in Albania, uno già rientrato: non andava trasferito. Tra quelli rimasti c’è chi ha figli italiani

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Quello trasferito nel centro per il rimpatrio (cpr) di Gjader, in Albania, è un mosaico di vite difficile da ricostruire. A differenza dei richiedenti asilo trasferiti nei mesi scorsi e subito riportati in Italia, gli stranieri sbarcati venerdì, tutti irregolari in attesa di rimpatrio, hanno percorsi diversi e differente sarà, probabilmente, il loro destino. Uno di loro, intanto, è già rientrato in Italia. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
«Non ci hanno fatto ispezionare la parte detentiva», denuncia. La delegazione, organizzata dall’opposizione e dal Tavolo asilo e immigrazione, è riuscita a parlare solo con alcuni dei trattenuti: non tutti hanno precedenti penali, sono originari di Algeria, Bangladesh, Marocco, Moldavia, Nigeria e Pakistan. (Il Manifesto)
L’ultimo numero di Altreconomia. Comincia così l’analisi di Gianfranco Schiavone, pubblicata su Altreconomia, ( l’ultimo numero di aprile) il periodico diretto da Duccio Facchini, dedicato ai sistemi economici e al loro funzionamento, con particolare attenzione alle economie solidali, alle attività imprenditoriali capaci di rispettare diritti, ambiente e benessere, in Italia e nel mondo. (la Repubblica)
In quel luogo ci sono persone che hanno compiuto dei reati e in nome dell'ospitalità la Salis li vorrebbe a piede libero. La parlamentare europea, prima in prigione in Ungheria dove doveva essere giudicata per violenze e ora a Bruxelles con una mensilità di €15.000, ha detto che il centro migranti in Albania è un campo di concentramento. (il Giornale)

È la prima volta che accade. Stando a quanto riportano i media locali, la detenzione sarebbe dovuta alle rivolte scoppiate nei giorni scorsi che hanno portato alla distruzione di una parte di arredi del centro di accoglienza. (Nicolaporro.it)
Il Patto Italia-Albania Per la prima volta infatti alcuni migranti sono stati trasferiti nel piccolo penitenziario che sin dalla firma del Patto Italia-Albania tra Giorgia Meloni ed il premier albanese Edi Rama era destinato alla detenzione di chi commette reati nella struttura. (L'Unità)
Da quanto si apprende da fonti del Viminale, nel Cpr albanese ci sono stati danneggiamenti da parte di alcuni dei circa 40 migranti trasferiti di recente a bordo della nave della Marina Militare Libra. (L'Unione Sarda.it)