“Il tritolo piazzato al comune di Reggio Calabria nel 2004 serviva a favorire il consenso politico di…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Secondo Sergi, inoltre, l’attentato di Palazzo San Giorgio del 6 ottobre 2004 non rientrerebbe nel consueto modus operandi della criminalità organizzata locale”

Era quello che era stato trovato nell’ottobre del 2004 in un bagno del comune di Reggio Calabria quando era sindaco Giuseppe Scopelliti.

Sul posto era presente anche personale dei Servizi segreti.

A fare quel ritrovamento era stata la polizia dopo una segnalazione dei servizi segreti. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Stando a una relazione dell’artificiere Giovanni Sergi, citata nell’informativa, quel giorno a Palazzo San Giorgio “tutte le operazioni (di rimozione, ndr) erano seguite in prima persona dal questore Vincenzo Speranza”. (CityNow)

Team Italia srl è il responsabile del trattamento dei Dati personali ai sensi della legge applicabile. Team Italia srl tratterà i tuoi Dati Personali nel rispetto del Regolamento UE n. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Stando a una relazione dell’artificiere Giovanni Sergi, citata nell’informativa, quel giorno a Palazzo San Giorgio «tutte le operazioni (di rimozione, ndr) erano seguite in prima persona dal questore Vincenzo Speranza». (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Secondo Sergi, inoltre, l’attentato di Palazzo San Giorgio del 6 ottobre 2004 non rientrerebbe nel consueto modus operandi della criminalità organizzata locale» Questo risulta dagli atti depositati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nel processo di appello “‘Ndrangheta stragista” con tre informative dei servizi segreti firmate da Marco Mancini (Il Reggino)

Una finta bomba che porta la firma dell'allora capo della prima divisione del Sismi, Marco Mancini, e del suo uomo al Sud, Corrado D'Antoni, con la complicità di dirigenti della polizia e l'ombra di uno storico esponente dell'eversione nera Tra 'Ndrangheta e pezzi deviati delle istituzioni non c'è stata una trattativa, ma un patto. (La Repubblica)

È quanto emerge dagli atti depositati dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nel processo di appello "'Ndrangheta stragista" con tre informative dei servizi segreti firmate da Marco Mancini (LaC news24)