Draghi: "Italia cerca la pace, ma Russia continua guerra"

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"L'Italia, ed io personalmente, cerchiamo questa pace, l'abbiamo cercata sin dall'inizio. Per una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio e solo quando queste posizioni di vantaggio all'interno dell'Ucraina, occupando parte dell'Ucraina, saranno stabilizzate, per questa parte solo allora si potrà cominciare a parlare di pace. La posizione dell'altra parte è dire: no, scusate, siete venuti a casa mia, prima di tutto ve ne dovete andare, poi parleremo di pace. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

- ROMA, 22 GIU - Via libera dell'Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comuicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo. (Tiscali Notizie)

Da notare come le modifiche al decreto-legge avanzato dal governo Draghi ci siano state, ma non relativamente ai futuri consensi da parte del Parlamento in materia di invio di armi. Così, al culmine di una irrepetibile legislatura, il M5S si sfalda, seguendo il profilo tipico dei partiti “personali” inaugurati con l’avvento di Silvio Berlusconi sulla scena politica italiana (L'INDIPENDENTE)

Così il premier Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo. (ilgazzettino.it)

Il premier: “L’unità è essenziale”. Via libera del Senato con 219 voti a favore, anche dei 5S. Nuove armi all’Ucraina: prima lo scontro, poi il sì a Draghi. (La Stampa)

Lasciando Palazzo Madama a chi chiede se sia soddisfatto per l’esito del voto sulla risoluzione si limita ad annuire. Un risultato importante quello ottenuto dal suo governo dopo giorni di tensione a 5 Stelle, culminate con l’imminente addio di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, al Movimento di Beppe Grillo e Giuseppe Conte. (Il Riformista)

Il documento, piuttosto ampio, ripercorre alcuni dei temi più rilevanti su cui si è impegnato lo stesso Draghi nel corso di questi mesi di conflitto. Il voto finale. Alla fine, la mozione passa ad ampia maggioranza: 219 favorevoli, 20 contrari e 22 astenuti (Open)