Miccoli va in carcere: condanna definitiva per l’ex attaccante viola

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Frasi per le quali l'ex giocatore anche di Juve, Palermo e Benfica si scusò poi pubblicamente

La vicenda giudiziaria nasce dal tentativo di Miccoli di recuperare 12.000 euro, con violenza e minacce, dall'ex titolare di una discoteca di Isola delle Femmine.

Come riporta gazzetta.it, infatti, il Romario del Salento dovrà scontare tre anni e sei mesi con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. (Viola News)

Su altri giornali

Fabrizio Miccoli, ex calciatore di Palermo e Juventus, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto pubblicano oggi alcuni organi di stampa, per Miccoli non sarebbero previste misure alternative alla detenzione. (Il Mattino)

L'ex attaccante dopo essere stato condannato definitivamente a tre anni e sei mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso si è spontaneamente presentato al carcere di Rovigo per iniziare a scontare la sua pena. (Udinese Blog)

Accolta la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte, Fulvio Baldi, di rigettare il ricorso di Miccoli. Secondo la giustizia, l’ex capitano del Palermo commissionò un’estorsione aggravata dal metodo mafioso a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino detto “U scintilluni”, condannato a sua volta in via definitiva a 7 anni di carcere. (Stretto web)

Fabrizio Miccoli è stato condannato a tre anni e sei mesi di carcere dalla seconda sezione della Cassazione con l'accusa di estorsione aggravata di stampo mafioso. Il locale in questione si chiama "Paparazzi" e si trova nel Comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo (il Giornale)

Fabrizio Miccoli, infatti, era già stato condannato fin dal primo grado con rito abbreviato a 3 anni e mezzo dal gup Walter Turturici Quest’ultimo si sarebbe rivolto proprio a Miccoli, che aveva poi coinvolto Lauricella: i due si frequentavano quando il calciatore giocava a Palermo (Virgilio Notizie)

Come riporta 'Palermo Today' infatti, ieri (martedì 23 novembre) la seconda sezione della Cassazione ha rigettato il suo ricorso e dovrà scontare i 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso (secondo i giudici commissionata a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino "u scintilluni", che è già stato condannato a sua volta in via definitiva a 7 anni di carcere il mese scorso) e non sono previste misure alternative alla detenzione in cella. (PerugiaToday)