Jojo Rabbit | Quando e quanto ridere del nazismo

Mentre noi prendiamo in giro Adolf Hitler e le sue movenze quasi effeminate, Waititi, con grande genialità ci invita a riflettere, e a non dare per scontato un fenomeno come il nazismo.

Catapultandoci nel sentimento potentissimo della vergogna, Jojo Rabbit centra l’obiettivo.

Jojo rabbit PhotoCredit: dal web. Predecessori del film e trama di Jojo Rabbit. Charlie Chaplin, Quentin Tarantino, David Wendt (Con Lui è tornato), sono validi antenati che , però, non hanno nessun grado di parentela con il Jojo Rabbit di Waititi. (Metropolitan Magazine Italia)

Ne parlano anche altre fonti

I problemi di Jojo Rabbit non derivano certo dal puntare sul pedale del comico per raccontare una storia drammatica. Jojo Rabbit invece non ha il coraggio di essere satirico fino in fondo. (OptiMagazine)

Johannes Betzler, per gli amici Jojo, è un bambino normalissimo: ha un gruppo di amici, partecipa agli scout nella sua città ed è un nazista molto convinto! Taika Watiti, regista neozelandese, torna a dare libero sfogo alla fantasia dopo la parentesi marveliana. (ciociariaoggi.it)

Jojo Rabbit racconta la storia di un ragazzino di 10 anni, il giovanissimo Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei. Per cercare di affrontare un mondo che gli sembra sempre ostile, Jojo si rivolge allora al suo amico immaginario che ha il volto di Adolf Hitler, interpretato dallo stesso regista Taika Waititi. (Sportiamoci)

Per questo viene chiamato “Jojo coniglio” dai compagni del campo di addestramento per giovani nazisti. Oggi arriva al cinema il candidato agli Oscar 2020, Jojo Rabbit. (Corriere Nazionale)

L’Adolf Hitler di Taika Waititi è un concentrato di ignorante idiozia, una caricatura estrema costantemente pensata per sembrare imbarazzante e penosa. Presentato in anteprima italiana al Torino Film Festival un paio di mesi fa, non è difficile capire come un film come Jojo Rabbit abbia fatto parlare di se fin dal primo trailer. (IlCineocchio.it)

Ora occorre aspettare il 10 febbraio per conoscere i vincitori agli Oscar e sapere se questo capolavoro, perché lo è, verrà premiato. Una critica satirica al nazismo e all’antisemitismo. Il film vuole essere una critica alla concezione dell’ideologia nazista, al fanatismo, portando ad una parodia della società. (NerdPlanet.it)