Bollette della luce gonfiate per 5 miliardi: l’indagine Arera scatena la polemica





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Redazione Economia
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Che i prezzi dell’energia siano lievitati negli ultimi due anni non è una novità, ma che dietro quell’impennata potessero esserci manovre speculative è ciò che emerge dal rapporto diffuso dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente. Secondo l’indagine, nel biennio 2023-2024 alcuni operatori avrebbero adottato «azioni di trattenimento economico di capacità», offrendo prezzi superiori a quelli di mercato e gonfiando così i costi a carico di famiglie e imprese. Un meccanismo che, se confermato, avrebbe generato extraprofitti per circa 5 miliardi di euro.
La pubblicazione del documento, avvenuta il 1° luglio 2025, ha immediatamente scatenato reazioni contrapposte. Da un lato, le opposizioni hanno chiesto interventi urgenti al governo, accusato di non aver vigilato a sufficienza; dall’altro, i produttori di energia hanno respinto le accuse, definendo l’intervento dell’autorità «confuso e scomposto», oltre che potenzialmente strumentale. «Si alimenta un clima di incertezza che danneggia il settore», hanno ribattuto, senza però entrare nel merito dei dati tecnici forniti dall’Arera.
Il rapporto, che analizza il funzionamento del mercato elettrico all’ingrosso, suggerisce come le dinamiche dei prezzi non siano state dettate esclusivamente da fattori esterni – come l’instabilità geopolitica legata al conflitto russo-ucraino – ma anche da scelte operative discutibili. In particolare, l’autorità rileva che alcune aziende avrebbero ritardato volontariamente l’immissione di energia nella rete, creando artificialmente scarsità e spingendo così i costi verso l’alto.