Incredibile scoperta a Pompei: trovati resti di un animale vissuto 2000 anni fa

Yahoo Notizie INTERNO

Gabriel Zuchtriegel ha evidenziato inoltre come l’ampliamento delle terme simboleggiasse la grande voglia di ripartire da parte di Pompei dopo il terremoto che l’aveva messa in ginocchio.

I resti della testuggine si trovano a mezzo metro di profondità sotto il pavimento di una bottega sita in via dell’Abbondanza.

tartaruga. A Pompei gli archeologi hanno fatto l’ennesima straordinaria scoperta: è stata ritrovata una tartaruga di terra vissuta 2.000 anni fa ancora intatta, assieme al suo uovo, mai deposto. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

e rasa al suolo dopo il terremoto che devastò Pompei e ampie parti della Campania nel 62 d.C. Successivamente, l’area venne destinata all’ampliamento del complesso termale sull’incrocio tra via dell’Abbondanza e via Stabiana (ilmessaggero.it)

Questo è quello che è emerso dagli scavi effettuati a Pompei nelle scorse settimane. Il carapace rinvenuto in condizioni quasi perfette presentava, ancora in uno stato intonso, sia la testa, che la coda e solo una delle quattro zampe. (Nanopress)

Una nuova scoperta a Pompei, dove gli archeologi hanno trovato una tartaruga di terra ancora intatta. Si trovava a mezzo metro di profondità sotto il pavimento di una bottega in Via dell’Abbondanza. (Open)

La tartaruga di terra ritrovata a Pompei - Reuters. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . . Una tartaruga di terra in notevole stato di conservazione con la testa, coda e zampe intatte e soprattutto un uovo mai deposto: è l'ultima sorpresa in ordine di tempo di Pompei. (Avvenire)

La testuggine aggiunge un tassello a questo mosaico di relazioni tra cultura e natura, comunità e ambiente che rappresentano la storia dell’antica Pompei Non è il primo ritrovamento di testuggini a Pompei, ma solitamente sono state rinvenute all’interno di giardini o aree interne a ricche domus, come ad esempio la casa di Giulio Polibio. (Cronache Campania)

"Di più ora non si può dire, speriamo nella prossima campagna di scavi, nel 2023, di capirne di più". Una pratica molto diffusa nel mondo romano, sottolinea Giglio, ma che a Pompei è stato possibile indagare poco. (Trentino)