I dolori del giovane Warfare europeo: soldi per i cannoni, tagli allo Stato sociale

I dolori del giovane Warfare europeo: soldi per i cannoni, tagli allo Stato sociale
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il manifesto INTERNO

Come nelle corti dell’Ancien Régime anche nei convegni in cui si radunano tecnocrati e ministri europei a Bruxelles c’è un’etichetta da osservare per dare ragione e torto allo stesso tempo senza offendere l’interlocutore con un eccesso di ipocrisia. Lo abbiamo visto ieri al Consiglio Economia e Finanza (Ecofin) dove i ministri che si occupano della nascente economia di guerra hanno recepito con favore la proposta del governo Meloni: uno stanziamento di 16,7 miliardi presi dal fondo europeo InvestUe che dovrebbe generare un moltiplicatore fantasioso pari a 12 e arrivare a «tirare» fino a 200 miliardi di euro da spendere in carri armati ma anche per la «difesa» in senso largo: infrastrutture, polizie, tecnologie «dual-use» civili e militari sfigurando l’idea stessa di ricerca scientifica messa al servizio dei fabbricanti di cannoni. (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E’ l’impressione prevalente tra gli osservatori parlamentari dopo il question time a Montecitorio dove il titolare del Tesoro, Giancarlo Giorgetti, esponente di spicco della Lega, quando ha risposto a una domanda sul piano ReArm Europe. (Start Magazine)

L'Italia "non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici". (Sky Tg24 )

Giancarlo Giorgetti propone la via italiana al piano europeo per la difesa, mettendo d'accordo la maggioranza e raccogliendo l'apertura di credito da parte della Francia. Con Giuseppe Conte che raduna il M5s a Strasburgo per una protesta contro l'aumento della spesa militare e Fratelli d'Italia che propone di cambiare il nome al piano di Ursula von der Leyen. (il Giornale)

Giorgetti: «No al finanziamento della difesa a scapito della sanità o dei servizi pubblici»

“Bene Giancarlo Giorgetti, quando conferma che "sarebbe inaccettabile" che eventuali ulteriori finanziamenti alla difesa siano "a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici". (LA STAMPA Finanza)

Una volta determinato questo, e ci sta lavorando il ministro Crosetto, si stabilirà il tipo di impegno e l’ammontare dell’impegno” nell’ambito del piano ReArm EU. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo ad un’interrogazione nel corso del question time alla Camera. (Agenzia askanews)

Giorgetti ha anche precisato che una valutazione del piano Ue di riarmo potrà essere fatto soltanto alla fine, «No alla frenesia» ha puntualizzato. Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti risponde nel corso del question time sulle politiche di difesa connesse al piano di riarmo annunciato dall'Unione europea. (Corriere TV)