Arte, politica e simboli: Carlo III alla National Gallery non lascia nulla al caso. Il messaggio nascosto
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Quando Carlo III è apparso alla National Gallery con Camilla, molti hanno visto solo il sovrano tra i quadri. Pochi hanno notato la cravatta: azzurra, punteggiata di piccole torri stilizzate. Non era un vezzo estetico. Era un messaggio. Le torri sono simbolo antico di custodia, stabilità e protezione. Non casualmente, l’azzurro – colore araldico della lealtà e della perseveranza – amplifica il sottotesto: la monarchia come baluardo di continuità in tempi turbolenti. (Corriere dell’Umbria)
Ne parlano anche altre testate
Il re e la regina hanno svelato i loro nuovi ritratti dell'incoronazione alla National Gallery. Nel guardare il ritratto che la rappresenta, Camilla ha esclamato: "Lo adoro", mentre Carlo ha elogiato la "meravigliosa composizione" del proprio. (Sky TG24)
I due grandi dipinti occupano una parete della Central Hall del museo e entrano così a far parte della collezione reale nella prestigiosa galleria britannica diretta da Gabriele Finaldi, storico dell'arte di origini italiane. (RaiNews)
Ma non tutti i commenti sono stati lusinghieri, anche in considerazione delle recenti vicende che hanno coinvolto il Sovrano e suo figlio Harry. Re Carlo e Camilla, i nuovi ritratti Carlo e Camilla hanno quindi rivelato al mondo i loro nuovi ritratti, con una breve cerimonia nella Sala Centrale della National Gallery di Londra il 6 maggio, in occasione del secondo anniversario della loro incoronazione. (DiLei)
I dipinti sono stati presentati nel secondo anniversario dell'incoronazione Re Carlo III e Camilla svelano i ritratti della loro incoronazione: saranno esposti alla National Gallery di Londra per un mese (Agenzia Dire)
Il ritratto di Carlo è stato realizzato da Peter Kuhfeld, quello di Camilla da Paul S. Entrambi sono stati esposti al pubblico per la prima volta alla National Gallery, in occasione dei 200 anni del museo. (OglioPoNews)
Ma più che una semplice esposizione, è un gesto di continuità che unisce la secolare tradizione dei ritratti di Stato con uno sguardo intimo e contemporaneo. Non c’è bisogno di squilli di tromba per segnare un anniversario reale quando ci pensano l’arte e la storia. (iO Donna)