In Kazakistan una crisi che (forse) non conviene a nessuno – Analisi Difesa

Analisi Difesa ESTERI

La crisi, che secondo i funzionari kazaki è stata causata da forze esterne che hanno dirottato manifestazioni inizialmente pacifiche, ha minacciato di destabilizzare il Paese.

“Solidarietà” al governo kazako è stata espressa anche dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh

Il rapido ritiro delle forze della CSTO è stato chiesto anche dal Dipartimento di Stato americano.

Il 10 gennaio Tokayev, ha denunciato la partecipazione di “combattenti dall’Asia centrale, compreso l’Afghanistan, e dal Medio Oriente” ai disordini seguiti alle manifestazioni anti-governative. (Analisi Difesa)

La notizia riportata su altre testate

– MOSCA, 13 GEN – Il Cremlino afferma che nel corso di una conversazione telefonica il presidente russo Vladimir Putin e il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev hanno discusso dell’inizio del ritiro delle truppe dell’alleanza Csto dal Kazakhstan: lo riferisce la Tass citando il servizio stampa del Cremlino (EspansioneTv)

Difendendo il pronto intervento delle forze di pace della CSTO in Kazakistan, Putin ha affermato che “era necessario reagire senza indugio”. Ma lo scorso dicembre, un altro colpo di stato è stato discretamente sventato nella capitale del Kirghizistan, Bishkek. (La Voce Delle Voci)

Le autorità kazake sostengono che la protesta sia stata dirottata da elementi terroristici che cercavano di rovesciare il governo.Il ministero dell'Interno del Paese ha affermato che 17 agenti di sicurezza kazaki sono stati uccisi e oltre 1.300 sono rimasti feriti nei disordini. (Sputnik Italia)

La cerimonia solenne riunisce soldati dell'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), l'alleanza militare di sei Paesi ex sovietici a guida russa che ha partecipato alle operazioni (Il Sole 24 ORE)

"Le unità di soldati di pace dell''Organizzazione del Trattato di Sicurezza collettiva (Csto), avendo adempiuto ai loro compiti prefissati, hanno iniziato a preparare il materiale militare e tecnico da caricare sugli aerei dell'aeronautica russa in vista di un ritorno alla loro base permanente", si legge in una nota del ministero. (RagusaNews)

Quasi tremila militari del contingente, inviato la settimana scorsa a seguito delle proteste esplose per i rincari del prezzo del gas (e degenerate in scontri armati nelle principali città), hanno iniziato ieri a caricare equipaggiamento e attrezzature sugli aerei da trasporto russi per tornare ai rispettivi punti di dispiegamento permanente. (Il Manifesto)