Cannes 2021 ha premiato il “nuovo”

Solo due registi nel palmarès erano stati già premiati in concorso: l’iraniano Asghar Farhadi ricompensato con un Grand Prix ex æquo per A Hero e il thailandese Apichatpong Weerasethakul, premio della Giuria ex æquo per Memoria .

Entrambi i film sono stati coprodotti dall’Europa

Presieduta da Spike Lee, la giuria del 74° Festival di Cannes ha assegnato la Palma d'Oro a Tisane di Julia Ducournau, un'opera incisiva e senza dubbio il lungometraggio più moderno tra i 24 candidati di quest'anno. (La Gazzetta di Sondrio)

La notizia riportata su altri giornali

"Siamo al di là dei concetti di genere, è nell'amore che sentiamo chi siamo senza determinismo", ha spiegato Julia. (Yahoo Finanza)

Julia Ducournau: chi è, le tappe fondamentali della carriera. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Festival de Cannes (@festivaldecannes). Nell’autunno del 2019, la produzione Titane viene acquistata da Neon (Cinematographe.it - FilmIsNow)

Oltre a Titane, I Wonder Pictures porterà nei cinema italiani nei prossimi mesi anche Nitram e Annette, insieme a numerosi altri titoli della distribuzione bolognese presentati quest’anno sulla Croisette. (e-duesse)

Movies Inspired porta in Italia l'acclamato Unclenching the Fists, l'esordio alla regia della russa Kira Kovalenko che ha vinto la sezione Un Certain Regard. Cosa si vedrà in Italia tra i tanti film passati nella selezione ufficiale del Festival di Cannes 2021? (Popcorn TV)

Durante l’evento, Bellocchio ha presentato il documentario “Marx può aspettare”, il suo film più intimo, in cui parla del suicidio del fratello gemello, scomparso a soli 29 anni La kermesse, che può essere definita il festival dei record, Spike Lee il primo presidente afroamericano, la prima giuria a maggioranza femminile, tre donne e due uomini, vanta inoltre il primato di aver comunicato in anticipo il Palmarès. (Redazione AriaMediterranea)

Julia Ducournau ha ambizioni tematiche alte, ed evita i dispositivi più banali del genere, come i classici jumpscare, e opta invece per un’accurata levigatezza formale. Raw – Una Cruda Verità ha le cadenze di un body horror, in cui corpo, carne e sangue costituiscono l’architrave visiva e narrativa di una storia che segue il progressivo inabissarsi in pulsioni sempre più angoscianti. (OptiMagazine)