Angelo Bonelli: “Noi contrari al lodo Franceschini, servono alleanze stabili”

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La proposta di Dario Franceschini, condivisa dal presidente M5s Giuseppe Conte, di un centrosinistra che marcia diviso alle prossime elezioni e stringe un accordo solo per i collegi uninominali è «irricevibile perché riaprirebbe la stagione dei governi tecnici». Angelo Bonelli, portavoce di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, condivide invece l’idea di Romano Prodi sulla necessi… (la Repubblica)
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Sei un incallito politicista!», è l’accusa che talvolta capita di sentirsi rivolgere. Ma cosa si intende dire esattamente? In genere, «politicisti» sono coloro che attribuiscono un valore esorbitante alle manovre e alle «alchimie politiche» e sottovalutano le più nobili dimensioni della politica. (il manifesto)
Dubito che Meloni sia disponibile a una legge elettorale proporzionale (magari con sbarramenti più alti), come quella delle Europee. Strategia percorribile e, nel caso, vincente? “La proposta di Franceschini ha il merito della franchezza e della pragmaticità, manca però un elemento determinante: una nuova legge elettorale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quindi dobbiamo provare ancora e tenacemente a cucire una coalizione su punti programmatici il più possibile condivisi e non abbandonare questa strategia, per serietà di fronte al Paese, a chi soffre e a chi soprattutto spera in un’alternativa seria e credibile, con una classe dirigente rinnovata nei metodi e nel merito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La sondaggista, in ogni caso, ha fatto notare che "la situazione del fronte progressista è caratterizzata da una certa mancanza di coesione, dato che le diverse forze politiche presenti hanno dimostrato più volte di avere priorità e visioni differenti su temi economici, sociali, internazionali e pure etici". (Liberoquotidiano.it)
Un colpo di la e un altro di qua per non scontentare nessuno, né Dario Franceschini né la segretaria Elly Schlein entrambi del Pd e soprattutto Giuseppe Conte leader del M5S. Per cercare di tenere unito quello che unito invece non si tiene, cioè il “campo largo” e lanciare la sfida a Giorgia Meloni. (ilmattino.it)
«Il Pd da solo non ha nessuna chance di vincere. Ma trovare un alleato “giusto” non è facile», dice Paolo Natale, politologo della università Statale di Milano, «perché con i 5stelle, peraltro in caduta libera, si punterebbe su un alleato instabile e con il quale vi sono molti punti di frizione, dall’immigrazione all’Europa». (Italia Oggi)