La vendita di MPS è un affare solo per Unicredit, noi italiani pagheremo un conto salatissimo

InvestireOggi.it ECONOMIA

E siamo solo agli inizi della lunga lista dei costi che ricadranno sui contribuenti italiani per salvare ancora una volta MPS.

Partiti disorientati e, soprattutto, impauriti dell’impatto che la vendita di MPS a Unicredit avrebbe sull’opinione pubblica.

Ma a precise condizioni: niente NPL, niente aumento di capitale, niente sportelli nelle aree del territorio nazionale in cui non ve n’è bisogno, niente rischi legali, niente debiti e, infine, nessun impatto negativo su capitale e utile per azione. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altri media

Tant'è vero che, giustamente, quasi nessuno ha protestato quando Intesa ha rilevato la parte in bonis di PopVicenza e Veneto Banca Insomma, Via XX Settembre per uscire dalle secche in cui si è impelagato rilevando la maggioranza di Mps nel 2017, ha a disposizione poco più di quattro mesi. (il Giornale)

Con la rinuncia della Cassa Centrale Banca (CCB) si è tornati nella sostanza al 2019 Il PD chiede garanzie per l’occupazione, la salvaguardia del marchio, e l’unità del gruppo e insiste nel volere lo Stato azionista anche nel futuro. (Primocanale)