Mario Vargas Llosa, un paziente architetto della parola vissuta

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«Imparare a leggere è stata la cosa più importante che mi sia mai successa», ha detto qualche anno fa Mario Vargas Llosa in una delle innumerevoli interviste che hanno costellato la sua vita di scrittore celebre, assurto nell’Olimpo dei Nobel nel 2010 e autore di un’opera che appare davvero sterminata, tra romanzi, saggi critici, pamphlet, opere teatrali e una fitta produzione giornalistica. Carico di riconoscimenti e di onori, se n’è andato a ottantanove anni nella sua casa di Lima (era nato ad Arequipa nel 1936, unico figlio di Dora Llosa ed Ernesto Vargas), che ospitava un’immensa biblioteca messa insieme nel corso di una vita intera. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

Quello di Vargas Llosa va interpretato nell'accezione più ampia di libertà di stampa. Una delle conquiste per le quali vale la pena combattere sempre la tradizione più radicata dell'umanità, spiega lo scrittore peruviano, non è la democrazia. (Corriere del Ticino)

Parlare di letteratura con Mario Vargas Llosa è come salire su una vetta altissima e lasciare andare lo sguardo verso un punto in cui le cose si mostrano nitidamente. Perché gli uomini non possono vive re senza il romanzo? (famigliacristiana.it)

Mario Vargas Llosa ci ha lasciati due giorni or sono a Lima, nel suo Perù, dove aveva fatto ritorno nel 2022 dopo aver vissuto ben trentadue anni all’estero e in particolar modo in Spagna. (Contropiano.org: Giornale Comunista Online.)

Morto Mario Vargas Llosa, il romanzo era lui

Ebbene, se dovessi riassumere oggi a un lettore francese cosa ha significato Vargas Llosa nella nostra cultura, direi quanto segue: un incrocio tra Gustave Flaubert e Victor Hugo. Di Flaubert, Vargas Llosa possedeva l’ossessiva disciplina e l’estrema raffinatezza formale (che combinava con quella di … (la Repubblica)

Tutta la voluminosa opera di Vargas Llosa è un unico racconto, non sempre sicuro nello sviluppo della trama esterna, ma profondamente vero nella realtà immaginativa creata da una scrittura agile e sicura. (il Giornale)

Di Alessandro Piperno Lo scrittore vincitore del Nobel nel 2010 scomparso il 14 aprile a 89 anni. Creò architetture narrative ambiziose pulsanti di umanità (Corriere della Sera)