Brescia, chiude la multinazionale Timken: 106 lavoratori in sciopero
La sua storia inizia quando Henry Timken, nel 1898, brevetta il cuscinetto a rulli conici da lui ideato.
I 110 lavoratori sono già in sciopero e in presidio permanente.
Timken è un'azienda statunitense attiva nell'indotto automotive, in particolare dedicato alla produzione di cuscinetti a rulli conici a fila singola per il mercato fuoristrada e ferroviario.
Nei prossimi giorni, conferma, i rappresentanti dell’azienda si incontreranno con tutte le parti sociali interessate, le istituzioni e le autorità competenti per trovare la migliore soluzione per gestire questo cambiamento
La multinazionale Timken di Villa Carcina a Brescia questa mattina ha comunicato la chiusura immediata dello stabilimento. (La Stampa)
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La viceministra Alessandra Todde ha assicurato che a breve sarà aperto un confronto al Mise sulla vicenda Timken: "Sono a conoscenza che i 106 lavoratori sono in presidio permanente. Lo riferiscono in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive, e Antonio Ghirardi, segretario generale Fiom-Cgil Brescia (La Repubblica)
Quotata alla Borsa di New York, specializzata nella produzione di cuscinetti ingegnerizzati e prodotti per la trasmissione di potenza, Timken collabora anche con la Nasa nella fornitura di componenti per i rover marziani, oltre che con società energetiche nella produzione di turbine eoliche, a Brescia l’azienda produce cuscinetti a rulli conici a fila singola per il mercato fuoristrada e ferroviario. (Corriere della Sera)
I 106 lavoratori sono già in sciopero e presidio permanente» E' stato un lunedì 19 luglio di fuoco a Villa Carcina, in provincia di Brescia. (Prima Brescia)
Nessun preavviso, nessun segnale di crisi. «È stato un fulmine a ciel sereno - commenta Roberto Cadei, da 27 anni in azienda -. (Brescia Oggi)
Lo stabilimento di Villa Carcina, dedicato alla produzione di cuscinetti a rulli conici a fila singola per il mercato fuoristrada e ferroviario, è stato aperto nel 1978 ed acquisito da Timken nel 1996 “Questo cambiamento, per quanto difficile”, spiega una nota dell’azienda, “è necessario per ottimizzare le attività e riorganizzare l’assetto produttivo dell’azienda, con l’obiettivo di servire al meglio i clienti globali”. (QuiBrescia.it)
E' urgente inoltre far ripartire il tavolo del settore automotive per affrontare la fase di transizione e individuare gli investimenti e gli strumenti per la tutela dell'occupazione e dell'industria”. Si stimano infatti a centinaia di migliaia, se non a milioni, i posti di lavoro a rischio in tutta Europa. (BresciaToday)