Caso Weinstein, il produttore ricorrerà in appello: “Alcune donne non avrebbero dovuto testimoniare”

Per gli avvocati la sentenza «non è stata solo una condanna a vita ma una condanna a morte».

È quanto si legge sul New York Times che riporta la tesi dei legali del produttore Usa, 69 anni, la cui vicenda aveva innescato le proteste del movimento Mee Too.

Weinstein é attualmente rinchiuso al Wende Correctional Facility, New York, da dove verrà rilasciato il 9 novembre 2039, quando avrà 87 anni

Più di ottanta donne, tra cui molte ex attrici o aspiranti, denunciarono episodi che vanno dagli abusi sessuali a casi di stupro. (La Stampa)

Su altri giornali

Milano, 7 apr. (LaPresse) – L’Alta corte penale di Ankara ha condannato all’ergastolo aggravato alcuni alti ufficiali accusati di aver partecipato al colpo di stato del 2016, nell’ambito del processo che vede imputate oltre 497 persone. (LaPresse)

«L'indignazione morale amplificata del pubblico per il presunto comportamento sessuale scorretto di uomini potenti» avrebbe influito sul verdetto, secondo i documenti presentati a New York dai legali di Weinstein. (Ticinonline)

La condanna di Weinstein è stata un vittoria per il movimento del #MeToo che ora però segue con apprensione il nuovo capitolo della battaglia in tribunale La sua sentenza è stata l'epilogo del caso scoppiato nel 2017 quando il New York Times e il New Yorker lo avevano portato alla ribalta, scoperchiando uno scandalo. (L'Unione Sarda.it)

Burke - secondo la difesa dell’ex produttore - è inoltre ‘colpevole’ di non aver permesso a Weinstein di chiamare sul banco dei testimoni un detective della polizia di New York che era stato coinvolto direttamente nell’indagine e aveva avuto modo di sentire un donna che aveva probabilmente mentito sull’essere stata molestata dall’ex boss della Miramax. (Ticinonews.ch)

Harvey Weinstein, l'ex re di Hollywood, presenta ricorso contro la sua condanna per stupro e chiede un nuovo processo. Dopo essere stato per anni il produttore più potente di Hollyvood era stato accusato da diverse attrici fra cui anche l'italiana Asia Argento. (IL GIORNO)