Processo Cella, focus sulla personalità della presunta assassina

Processo Cella, focus sulla personalità della presunta assassina
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Oggi davanti alla corte di Assise di Genova presieduta dal giudice Massimo Cusatti settima udienza del processo per l'omicidio di Nada Cella, la segretaria di 24 anni uccisa nello studio del commercialista di Chiavari dove lavorava il 6 maggio del 1996. Un'udienza in cui, come nelle precedenti, il pm Gabriella Dotto cercherà di spiegare perché la presunta assassina, Anna Lucia Cecere, ha ucciso la ragazza. (Primocanale)

Ne parlano anche altre testate

Genova. Era possessiva e gelosa e se le veniva fatto un torto cominciava con offese e parolacce e non era più possibile riuscire a parlarle”. (Genova24)

Roda ha ricostruito il legame con Cecere, iniziato nella seconda metà degli anni ’90. L'ex fidanzato della Cecere (Prima il Levante)

Il fratello minore di Anna Lucia Cecere, Maurizio, parla della loro difficile infanzia al processo in Corte d'Assise che vede la sorella imputata per l'omicidio della segretaria nel 1996. Il testimone chiave ha raccontato che avevano un padre violento e alcolizzato che arrivò a incendiare la casa con i figli dentro. (Adnkronos)

Processo Cella, l'esperto di bottoni inguaia Cecere

Nada quel giorno le ha risposto male magari ha cominciato a colpirla". Così Maurizio, il fratello minore di Annalucia Cecere, la donna sospettata di avere ucciso per gelosia la segretaria Nada Cella il 6 maggio 1996 a Chiavari, a margine del dibattimento conversando con i giornalisti. (RaiNews)

Non vuole essere ripreso in volto. E se è stata davvero lei a uccidere, è giusto che paghi». (la Repubblica)

Cannara, che vive ad Appiano Gentile (Como), teste del magistrato, ha confermato che il bottone rinvenuto sulla scena del delitto era privo della ghiera e dunque è dello stesso tipo di quelli sequestrati nel 1996 dai carabinieri in casa dell'imputata Anna Lucia Cecere, un particolare che ha permesso di riaprire il cold case dopo 28 anni. (Primocanale)