Referendum cannabis, 330 mila adesioni in tre giorni: da oggi si può firmare senza Spid

Open INTERNO

Grazie a TrustPro, un servizio dal costo di 3 euro che consente firme elettroniche qualificate in tutta Europa.

Da oggi 14 settembre sarà possibile sostenere il referendum per la cannabis anche senza Spid o carta d’identità elettronica.

Al momento, invece, non sono previsti banchetti, anche perché il tempo per firmare è pochissimo: si potrà farlo fino al 30 settembre.

I numeri parlano di 333 mila firme in tre giorni: l’obiettivo, adesso, è quello di arrivare il prima possibile alle 500 mila. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

— Il comitato promotore della raccolta firme per il referendum sulla cannabis legale è costituto da associazioni e partiti politici. — La novità per quanto riguarda il referendum canapa è che oltre a firmare “fisicamente” per appoggiare l’iniziativa, si può firmare anche digitalmente (La Gazzetta dello Sport)

Il referendum sulla Cannabis non è dunque un via libera al consumo di cannabis ma, invece, serve innanzitutto a depenalizzare il consumo di cannabis, ma anche a sensibilizzare le istituzioni riguardo quella che è una tematica sempre più sentita dalla popolazione In primo luogo si propone di depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza intervenendo sulla disposizione di cui all’art. (Libero Pensiero)

Se infatti le 500mila firme necessarie erano un ostacolo notevole quando si dovevano raccogliere dal vivo, per esempio organizzando banchetti nelle piazze, adesso è possibile firmare in pochi click comodamente da casa. (Rolling Stone Italia)

Referendum eutanasia. Referendum eutanasia: già a metà agosto è stata raggiunta la soglia delle 550mila firme necessarie Quali sono le posizioni dei partiti in merito alle proposte di modifica alla legge riguardanti i due spinosi temi? (Termometro Politico)

Risultato: referendum spid, referendum tanto veloci da rischiare di uscire di strada E ancora, in sala firme referendum sulla caccia. (Blitz quotidiano)

Quando Pannella dopo gli anni novanta in una specie di coazione a ripetere provò a lanciare raffiche di referendum, quasi sempre fallì logorando lo strumento. Dalla sua attivazione nel 1970 l’uso del referendum abrogativo (art. (L'HuffPost)