Visco: "Riforma MES va nella giusta direzione. Escluso qualsiasi automatismo sul debito"

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I presidi in termini di condizionalità ex ante e di monitoraggio ex post che accompagnano i finanziamenti dell’ESM erano e restano doverosamente rigorosi.

Per l’ESM, come per qualsiasi prestatore – continua Visco – non avrebbe senso erogare credito a chi ha un debito che non è considerato sostenibile, visto che si tratterrebbe di un trasferimento a fondo perduto.

“Viene confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione” dice Visco. (Finanzaonline.com)

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Visco ha poi ricordato che «il Mes è stato istituito mediante un trattato intergovernativo, al di fuori cioè del quadro giuridico dell’Unione Europea. Visco ha sottolineato che l’Italia «è il terzo paese prestatore» del fondo destinato a salvare gli Stati in difficoltà. (Corriere della Sera)

Sul fronte del sostegno ai paesi in crisi la riforma non cambia la sostanza del Trattato attualmente in vigore. Viene confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione“. (Il Fatto Quotidiano)

“La riforma non prevede nè annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani”, ha detto Visco. Sul fronte del sostegno ai paesi in crisi la riforma non cambia la sostanza del Trattato attualmente in vigore. (QuiFinanza)

I contrasti fra M5s e Pd sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes, o Fondo Salva Stati), potrebbero inasprirsi ulteriormente, dato che sulla possibilità di riaprire i negoziati è arrivato un forte segnale di chiusura dall’Europa. (Wall Street Italia)

I cambiamenti proposti, ha rilevato, "ribadiscono principi di buon senso che sono già presenti nel Trattato. Omar Bai / NurPhoto. (AGI - Agenzia Italia)

Bisogna ricordare ai colleghi delle istituzioni finanziarie internazionali, presso i quali l’idea di regole automatiche da applicare a chi ha debiti elevati tende immancabilmente a risorgere, che è sempre necessario evitare di correre il rischio di innescare la crisi che s’intende calmierare. (Il Sole 24 ORE)