Proteste a Cuba: cinquemila manifestanti in carcere | La Voce dell'Isola

La Voce dell'Isola ESTERI

Le autorità cubane hanno confermato la morte di una persona durante le proteste ma non hanno fornito un numero ufficiale degli arrestati.

Facebook. . Shares. Sono più di cinquemila le persone arrestate a Cuba durante i tre giorni di proteste contro il governo, tra cui 120 attivisti e giornalisti.

Le persone che sono state arrestate per le manifestazioni antigovernative a Cuba “saranno giudicati secondo la legge e senza abusi”. (La Voce dell'Isola)

La notizia riportata su altri media

Brutali i metodi usati dalle forze della sicurezza nei confronti dei manifestanti, come si vede anche dai filmati diffusi da Human Rights Watch. Almeno un morto, durante le proteste, secondo i media di stato. (ilgazzettino.it)

Di base appunto a Camaguey, terza città del Paese, nel centro-sud dell’isola, Gomez Moreira dice di “proteste dovute soprattutto alla mancanza di cibo e medicinali” e “alle file di sei od otto ore per acquistare qualsiasi cosa” Secondo Valdés Santana, il rischio è che la crisi “porti a un fuggi fuggi generale come quello del 1994”. (La Rampa)

Potere al Popolo si è mobilitata in difesa della rivoluzione socialista di Cuba e sta presidiando il consolato cubano di via Gozzi a Milano "in risposta alle provocazioni degli anticastristi". (La Sicilia)

«Mentre gli Stati Uniti sono i principali responsabili di molti dei problemi del popolo cubano, ora esprimono il proprio sostegno alle manifestazioni a Cuba», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh Intanto ci sono state manifestazioni di sostegno alle proteste in tutti gli Stati Uniti (in foto una ieri svoltasi in Florida). (ilmessaggero.it)

Tra i partecipanti molti giovani, la Chiesa cerca di mediare. di don Ezio BORSANI. Fidei donum ambrosiano a Cuba. Un carissimo saluto. Anche perché qui c’è un partito unico, e nessun tipo di aggregazione politico sociale che possa veicolare una critica al governo. (Diocesi di MIlano)

L’uso di internet e #SOS Cuba. Il governo cubano ha indicato come «mandanti diretti» delle manifestazioni i social network e il governo degli Stati Uniti — o i gruppi di interesse cubano-americani. Erano gli anni del »periodo especial», dopo il crollo dell’URSS e la fine dei generosi aiuti sovietici: Cuba si trovò improvvisamente alla fame. (Corriere della Sera)