Cortina, rissa a Capodanno fra romani e trevigiani. I ragazzi feriti: «Aggrediti dopo un coro da scout»

Corriere della Sera INTERNO

Le telecamere di sorveglianza di corso Italia hanno certamente ripreso la scena: i filmati dimostreranno che stiamo dicendo la verità»

Marco: «Due del nostro gruppo hanno una casa per le vacanze a Cortina.

«Ci hanno aggrediti solo per il gusto di fare a botte, prendendoci a cinghiate e a calci.» aggiunge Giacomo.

Sono due dei tre ragazzi che la notte tra l’1 e il 2 gennaio sono stati malmenati da un gruppo di turisti romani, a Cortina d’Ampezzo. (Corriere della Sera)

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Da alcuni articoli di stampa è emerso che la mamma di uno dei ragazzi avrebbe detto che Tancredi faceva parte di quel gruppo di romani. Lo hanno fatto solo per il gusto di fare a botte, prendendoci anche a calci». (La Stampa)

Il racconto di Martina, 15enne del Lucrezio Caro: "Quei mostri che hanno massacrato i miei amici erano di Vigna Clara e Parioli" di Enrico Ferro , Luca Monaco. La studentessa al liceo linguistico ripercorre il Capodanno di follia vissuto al cocktail bar Janbo di Cortina, dove i due suoi amici di 15 e 17 anni sono stati pestati da un branco di 20enni romani. (Repubblica Roma)

Tancredi Antoniozzi, in quei giorni, si trovava a Cortina d’Ampezzo con alcuni amici e la fidanzata. Ora come ora è la parola degli uni contro quella degli altri, ma i dubbi potrebbero sciogliersi presto. (ilgazzettino.it)

Il racconto dei ragazzi trevigiani “Saranno stati in sei o sette e ci hanno affiancati mentre percorrevamo Corso Italia. Una è avventa in corso Italia, in centro, proprio tra i ragazzi trevigiani e quelli romani, l'altra ha riguardato due gruppi di romani. (Sky Tg24 )

Tuttavia, uno degli altri giovani " ha subito preso di mira un nostro amico, chiedendogli con tono minaccioso cosa avesse da guardarlo " Non si sarebbe trattato di una rissa, bensì di un pestaggio a seguito di un agguato teso da un gruppetto di turisti romani in vacanza a Cortina D'Ampezzo (ilGiornale.it)

Risse e aggressioni a Cortina nella notte di Capodanno e in quella successiva. A scatenarle, secondo quanto riportano le cronache, un gruppo di bulli della Roma bene, che sono in via di identificazione. (Secolo d'Italia)