Spritz al Prosek - L'Unione Sarda.it

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La Commissione europea ha dichiarato ammissibile la richiesta della Croazia di chiamare il suo spumante Prosek.

Chi di furbata ferisce, di furbata rischia di perire

Infatti, la Doc Prosecco è così popolare (anche grazie al boom dello Spritz, un miscuglio annacquato color arancione) da spingere la produzione alla fantasmagorica cifra di mezzo miliardo di bottiglie all’anno (dati della vendemmia 2020). (L'Unione Sarda.it)

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Nella stesura del dossier non sarà tralasciata la vicenda Tokaji che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa del Prosecco. Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding" (Il Friuli)

«Senza nulla togliere alla tradizione enologica del popolo croato - aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - il via libera dell’Ue al Prosek va contrastato con forza. (TrevisoToday)

Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. (Adnkronos)

Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. (La Tribuna di Treviso)

"La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Secondo Wojciechowski, "le norme garantiscono correttezza ed equità tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori". (TGR – Rai)

La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. Si torna a parlare della “battaglia” del Prosecco tra l’Italia e la Croazia (inItalia)