Vaiolo delle scimmie, l’Oms: “Possibile fermare la trasmissione del virus. Non è malattia omosessuale”

La Stampa INTERNO

Il contagio, ha aggiunto, «avviene attraverso uno stretto contatto fisico, pelle a pelle» e ha rilevato che la maggior parte dei casi finora osservati non ha la malattia in forma severa.

«Siamo in una situazione nella quale possiamo utilizzare strumenti di sanità pubblica per identificare i casi precocemente e affrontarne l'isolamento», ha detto ancora.

«Intendiamo bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo e siamo in grado di farlo nei Paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico», ha aggiunto Van Kerkhove. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

La trasmissione del virus, in questo caso, avviene per contatto diretto – conclude – e la malattia si manifesta con delle vescicole molto simili a quelle della varicella. Probabilmente se non l’avessero chiamato ‘vaiolo delle scimmie’ ma ‘varicella africana’, questo virus, che provoca una malattia molto simile alla varicella, avrebbe spaventato di meno. (Il Fatto Quotidiano)

I sintomi del virus delle scimmie Monkeypox provoca una serie di sintomi simil-influenzali come stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, febbre, linfonodi ingrossati ed esantema. Per le analisi si procede con un tampone orofaringeo e il prelievo di un campione di liquido nelle pustole emerse. (Corriere Milano)

Vaccinazioni anti-vaiolo. Così all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, torna sulla possibilità di riprendere le vaccinazioni anti-vaiolo, visti i casi anche in Italia di vaiolo delle scimmie (Imola Oggi)