La triste morte di Cheptegei Il padre della maratoneta bruciata viva lancia gravi accuse: «Mia figlia sarebbe ancora viva»
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La maratoneta Rebecca Cheptegei è stata vittima di un attacco brutale. imago Per giorni i medici hanno lottato per la vita della maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei dopo un attacco incendiario da parte del suo compagno. Invano. Il caso ha scosso il mondo dello sport. Jan Arnet Hai fretta? blue News riassume per te La maratoneta olimpionica ugandese Rebecca Cheptegei è morta per le ustioni riportate in seguito a un attacco incendiario da parte del suo compagno. (blue News | Svizzera italiana)
Ne parlano anche altri media
Roma, 5 set. Poche settimane fa Cheptegei, 33 anni, aveva partecipato alla maratona delle olimpiadi di Parigi, piazzandosi al 44° post. (Agenzia askanews)
La maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei, reduce dalle Olimpiadi di Parigi dove si era classificata al 44esimo posto, è morta per le ustioni causate dal fidanzato che le aveva rovesciato addosso una tanica di benzina prima di darle fuoco nel corso di un litigio la scorsa domenica. (Corriere TV)
La drammatica testimonianza della figlia della maratoneta ugandese morta a causa delle gravissime ustioni riportate in seguito alla feroce aggressione dell'ex compagno, che l'aveva cosparsa di benzina prima di darle fuoco: "Lui mi ha preso a calci mentre cercavo di correre in soccorso di mia madre". (Fanpage.it)
Un altro gravissimo caso di femminicidio si è abbattuto come una scure in questo 2024 e a pagarne il prezzo è stata Rebecca Cheptegei. Dopo alcuni giorni di agonia, l’atleta non ce l’ha fatta ed è deceduta in ospedale nelle prime ore del mattino di giovedì 5 settembre dove era ricoverata, lasciando tutto il mondo dell’atletica sotto choc. (SportItalia.it)
Eldoret, 5 set. - È morta a 33 anni l'atleta olimpica ugandese Rebecca Cheptegei, da poco reduce dalle Olimpiadi di Parigi dove aveva partecipato alla maratona. La donna era ricoverata da domenica in ospedale dopo che il compagno, Dickson Ndiema Marangac, le aveva dato fuoco, a Endebess, in Kenya, sul confine con l'Uganda, dove viveva; le ferite riportate erano troppo gravi e non c'è stato niente da fare. (Il Sole 24 ORE)
«Non pensavo di vincere», aveva commentato timida all’arrivo. Sul traguardo ha le braccia al cielo, a esultare per la vittoria, prima donna ugandese a imporsi sulle strade della Padova Marathon. (Il Mattino di Padova)