Lettere contro la guerra. Intellettuali, intelligence e riservisti alzano la pressione contro Netanyahu (di N. Boffa)

Lettere contro la guerra. Intellettuali, intelligence e riservisti alzano la pressione contro Netanyahu (di N. Boffa)
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Aaron Ciechanover è uno dei più celebri scienziati israeliani, premio Nobel per la chimica nel 2004. Insieme ad altri intellettuali di Israele, scrittori, poeti, traduttori, artisti - tra cui i premi Nobel Avram Hershko e Ada Yonath e lo scrittore David Grossman - ha firmato una lettera destinata al governo israeliano in cui si espone contro la guerra a Gaza, sottolineando l’u… (HuffPost Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'Idf ha dichiarato di aver deciso che ogni riservista attivo che avesse firmato la lettera non avrebbe potuto continuare a prestare servizio. L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che licenzierà i riservisti dell'aeronautica che hanno firmato una lettera di condanna della guerra a Gaza, affermando che il documento serviva solo interessi politici e non aiutava a riportare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia. (Euronews.com)

Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)

I numeri sull’affluenza, analizzati dal magazine +972, mostrano che solo il 50-60% continua a … Sono oltre centomila i riservisti israeliani che non si sono presentati al richiamo dell’esercito, l’Idf. (Il Fatto Quotidiano)

Israele, mille riservisti firmano una lettera contro la guerra a Gaza: licenziati. Netanyahu: “Estremisti che vogliono far cadere il governo”

Il documento, ribattezzato “la lettera dei piloti”, ha scatenato furiose po… (la Repubblica)

Tutto parte da una lettera firmata da quasi mille soldati israeliani, tra riservisti in servizio e in pensione dell’aeronautica militare, in cui si chiede la fine della guerra a Gaza. Il documento esorta il governo a interrompere i bombardamenti, sostenendo che questi rispondano ormai a «interessi politici e personali» più che alla sicurezza nazionale. (L'INDIPENDENTE)

L'accusa: il conflitto nella Striscia serve a soddisfare "interessi politici e personali" più che alla sicurezza nazionale e "causerà la morte degli ostaggi, di soldati delle Idf e di civili innocenti" (Il Fatto Quotidiano)