Scontri in Birmania | Facebook chiude la pagina dell'esercito | «Ha violato le regole sulla violenza»

Zazoom Blog ESTERI

Dopo il golpe del 4 febbraio scorso, quando la giunta militare ha arrestato Aung San Suu Kyi e preso il potere, nel corso delle ultime settimane, gli Scontri tra manifestanti e militari hanno .

Scontri in Birmania, Facebook chiude la pagina dell’esercito: «Ha violato le regole sulla violenza» (Di domenica 21 febbraio 2021) L’account gestito dall’esercito della Birmania è stato chiuso su decisione di Facebook: una scelta legata al colpo di stato e alla repressione della manifestazioni da parte dei militari che ieri, 20 febbraio, ha portato alla morte di due persone. (Zazoom Blog)

La notizia riportata su altri giornali

Lo ha riferito l’azienda della piattaforma il giorno seguente all’uccisione di due manifestanti da parte della polizia intenta a disperdere la folla. Questa domenica il noto servizio di social networking ha rimosso definitivamente la pagina principale delle forze armate. (Yeslife)

Le parole sono rivolte alla giunta militare birmana, che a inizio febbraio ha preso il potere con un colpo di Stato e arrestato San Suu Kyi per aver «importato illegalmente dei walkie-talkie». Se questo non avverrà, avverte Raab, «considereremo ulteriori azioni, con i nostri partner internazionali, contro coloro che schiacciano la democrazia e soffocano il dissenso, con violazioni dei diritti umani e abusi». (Ticinonline)

E’ morta Mya, la ventenne che era rimasta ferita da un colpo d'arma da fuoco alla testa durante le proteste contro il colpo di Stato, a Naipyidaw. Il «giallo» dell’arma: a sparare sarebbe stata una mitraglietta Uzi, che non è in dotazione all’esercito né alla polizia. (La Stampa)

I vescovi concludono il loro appello unendosi alle parole di pace lanciate nei giorni scorsi dai monaci “Ma Ha Na”. Appello dei vescovi, “la violenza deve cessare. (difesapopolo.it)

Oggi molti servizi sono alla paralisi per l'annunciato sciopero generale, che si innesta sulla strisciante campagna di disobbedienza civile, che va avanti ormai da oltre due settimane. (Tiscali.it)

Migliaia di manifestanti si sono riuniti nella più grande città del Myanmar, l’ex capitale Yangon, per protestare contro il regime militare nonostante questo abbia minacciato il possibile uso della forza per fermare le contestazioni (LaPresse)