Perù: Fujimori,’mi batto per la libertà contro il comunismo’

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Keiko Fujimori, candidata di ‘Fuerza popular’ nel ballottaggio presidenziale in Perù, ha sostenuto ieri a Lima che “il Perù è diventato l’epicentro di un confronto fra il comunismo e una economia libera.

Ma alla fine il Tribunale nazionale elettorale (Jne) ne avrebbe accolte, secondo i media peruviani solo circa 200.

“Sono stata in prigione tre volte – ha poi ricordato – per oltre 16 mesi, lontana dalla mia famiglia. (Icona News)

La notizia riportata su altri giornali

"La missione non ha rilevato gravi irregolarità", indica il rapporto preliminare della missione che saluta un "processo elettorale positivo, in cui si sono registrati miglioramenti sostanziali tra il primo e il secondo turno". (tvsvizzera.it)

Secondo quanto riporta la Cnn, Fujimori ha respinto la richiesta come assurda: «Il pubblico ministero sa dove vivo, non ho intenzione di fuggire», ha detto. Benché diversi osservatori internazionali abbiano smentito le presunte irregolarità denunciate da Fujimori, le dispute legali potrebbero andare avanti anche per due settimane e ribaltare i risultati delle elezioni. (Farodiroma)

Manca ancora l'ufficialità ma Pedro Castillo, insegnante di liceo che non ha mai ricoperto cariche pubbliche e candidato della sinistra alle presidenziali in Perù, avrebbe vinto le elezioni contro la sfidante della destra Keiko Fujimori Il procuratore capo del Perù Jose Domingo Perez ha chiesto l'arresto della candidata presidenziale Keiko Fujimori in relazione al caso di corruzione per cui è indagata. (Il Mattino di Padova)

Secondo l'ultimo conteggio sarebbe stata battuta dal candidato comunista Pedro Castillo per 60'000 voti, ma ha contestato questo risultato. «La missione non ha rilevato gravi irregolarità», indica il rapporto preliminare della missione che saluta un «processo elettorale positivo, in cui si sono registrati miglioramenti sostanziali tra il primo e il secondo turno». (Bluewin)

Intanto, su richiesta della candidata populista di destra Keiko Fujimori, le autorità hanno iniziato la revisione di decine di migliaia di schede. La delegazione di osservatori dell’Organizzazione degli Stati americani (Osa), che è stata incaricata di vigilare sulle elezioni in Perù, ha comunicato di non avere trovato nessuna “grave irregolarità” nello svolgimento della consultazione. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Intanto le autorità locali hanno iniziato la revisione di decine di migliaia di schede su richiesta della candidata populista di destra Keiko Fujimori, battuta dal candidato bolivariano per 60.000 voti. (Farodiroma)