Alfredino 40 anni dopo: gli dobbiamo ancora molto

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La tragica fine di Alfredo Rampi, da tutti adottato in una interminabile sequenza di angoscia come Alfredino, ripropone intatti, dopo quarant’anni, i nodi, gli errori, le manchevolezze di un’azione segnata dal dolore e dalla speranza.

Ad Alfredino dobbiamo ancora qualcosa

Ce lo ricorda Franca Rampi, la mamma che ha trasformato il suo lutto in impegno civile.

C’erano su quel pozzo maledetto gli occhi di trentasei milioni di spettatori, chiamati per la prima volta a una diretta tv senza fine. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

A mezzanotte si scoprì che il bambino era caduto in un pozzo artesiano a Vermicino, una piccola frazione di campagna vicino Frascati (Roma). Il bimbo era precipitato in una voragine di 28 cm, profonda 80 metri, con pareti irregolari, sporgenze e rientranze. (Il Sole 24 ORE)

E infatti Alfredino Rampi inciampa e precipita in un pozzo artesiano in via Vermicino. Si lavora senza sosta da quella sera del 10 giugno per tre giorni e tre notti. (IL GIORNO)

Non servì ad Alfredino, ma la Protezione Civile consentì, negli anni successivi, di salvare altre vite, di organizzare i soccorsi in terre devastate dai drammi. Da allora si accellerò e nacque la protezione civile. (OglioPoNews)

Alfredino Rampi sta tornando a casa in compagnia del padre Ferdinando, un dipendente dell’Acea, un’azienda romana. Le ricadute politiche della morte di Alfredino Rampi. Sul posto arrivò anche l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, che parlò al piccolo tramite un megafono (Virgilio Notizie)

“Il Centro Rampi nacque il 20 giugno 1981, pochissimi gironi dopo l’evento di Vermicino, e dopo pochissimi giorni la signora Rampi lanciò ai cittadini un appello: cosa possiamo fare per far sì che incidenti simili non possano accadere più? (RomaToday)

Ci sono tante storie dentro un pomeriggio di quarant’anni fa che è andato avanti tre giorni e che nessuno ha potuto dimenticare. Tutta Italia seguì in diretta i tre giorni di tentativi di salvataggio. (Vanity Fair Italia)