“SIETE SOLO SPAZZATURA”, SGOMINATA BANDA DELLA PROSTITUZIONE, LE FOTO ED I NOMI

95047 INTERNO

Le risultanze dei presidi tecnici, corroborate da elementi acquisiti nel corso di servizi di osservazione, hanno permesso agli investigatori della Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione.

(classe ’48), sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Catania.

Nel contesto dell’esecuzione si è proceduto al sequestro di materiale comprovante lo sfruttamento della prostituzione ad opera degli indagati, telefoni cellulari e danaro in contante. (95047)

Ne parlano anche altre fonti

Otto arresti e un obbligo di dimora. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla polizia e riguardano il 42enne Emil Milanov, la 31enne Milena Milanova, detta Miriam; Maria Kozarova, 27enne detta Zina e la 43enne Elena Angelova. (MeridioNews - Edizione Catania)

€ 614.238.333 (Mediaset Play)

L’operazione é stata denominata “Bokluk” – spazzatura in lingua bulgara – perché gli indagati erano soliti apostrofare con tale espressione le donne sottoposte al loro dominio Un altro soggetto, di origine bulgara, indagato per i medesimi reati e destinatario della misura cautelare in carcere, risulta al momento irreperibile ed é attivamente ricercato. (CataniaNews.it)

Un decimo indagato è al momento irreperibile Nei loro confronti sono stati eseguiti un fermo emesso dalla Dda della Procura e un’ordinanza di custodia cautelare del Gip. Le vittime garantivano al gruppo criminale un introito costante di circa 1.400 euro a settimana ciascuna. (Siracusa Press)

Le vittime della tratta erano costrette a prostituirsi anche per 10 ore al giorno e se rifiutavano, venivano picchiate e seviziate Un gruppo criminale operante a Catania definiva le donne che finivano nella loro rete, subendo sevizie e torture continue per poi essere avviate alla prostituzione, “spazzatura”. (Fidelity News)

Sono stati posti agli arresti domiciliari: Francesco Barbera, di 40 anni, Giuseppe Caruso, di 35, Alessandro Santo Coco, di 31, e Elena Angelova, di 33 Dopo essere stata sentita da magistrati della Dda di Catania, con la collaborazione di un ente anti-tratta, è stata posta in una struttura protetta per vittime di tratta. (BlogSicilia.it)