Draghi inizia a rafforzare i rapporti con la Libia, le proteste in tutta Italia per le riaperture e le altre notizie della giornata

Radio Popolare INTERNO

Il racconto della giornata di martedì 6 aprile 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.

Primo viaggio del premier Draghi in Libia. È durato poche ore il primo viaggio all’estero di Mario Draghi da presidente del consiglio.

Il grafico è dall'inizio dell'epidemia ad oggi giorno per giorno.#COVID #COVID19italia #COVID19 pic.twitter.com/EY3JM6SVuL — Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 6, 2021

domiciliare (-14.949). (Radio Popolare)

Su altri media

La richiesta è che Draghi venga in Parlamento a illustrare le politiche su immigrazione e Libia. Dalla sinistra è un tam tam di proteste. (La Repubblica)

Insomma il ritorno dell’Italia in Libia si delinea come una sfida estremamente complessa. Proprio per questo all’Italia di Mario Draghi è stato richiesto di riprendere il suo tradizionale ruolo in una ex-colonia di cui gli americani faticano da sempre a comprendere dinamiche e complessità. (Sputnik Italia)

Il paradosso è che proprio la loro scadente e inconcludente europeizzazione rende più complicato il rimetterli a tema 7 Aprile 2021. (Lettura 4 minuti). . . . È la prima visita di Stato che Mario Draghi effettua da quando è stato nominato primo ministro: basterebbe già solo questo elemento a sottolineare l’importanza cruciale che il premier italiano ascrive al dossier libico. (Il Messaggero)

Ma qualcuno, a sinistra e non solo, che non vuole continuare a ignorare l’orrore dei centri di detenzione c’è. Leggi anche: Tutta la storia del mutuo concesso a Mario Draghi per una villa sulla Riviera del Brenta con la moglie Serenella (LA NOTIZIA)

Se migranti e rifugiati vengono riportati in Libia - ricorda Medici senza frontiere - si tratta di una condanna alla violenza e alla brutalità nei centri di detenzione. A fronte dei rari «corridoi umanitari», molti osservatori invocano un deciso cambio di rotta, specie nella gestione dei centri di detenzione (Avvenire)

Che la sinistra avesse una posizione pro accoglienza era ormai chiaro a tutti, ma che arrivasse addirittura a strigliare il premier in pochi se lo aspettavano. Le polemiche non hanno tardato ad arrivare, con l'armata Brancaleone al completo indignata per la posizione del premier. (ilGiornale.it)