Sangare "cercava la preda facile". Sharon, idenficati i due 15enni. perché ha ucciso lei e non loro
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Cercava una preda facile", Moussa Sangare. Per questo la notte tra il 29 e 30 luglio scorso ha ucciso a coltellate, sorprendendola alle spalle, Sharon Verzeni che stava camminando per le strade di Terno d'Isola. Sono stati identificati dalla Procura di Bergamo i due minorenni, due ragazzini di 15 anni di Chignolo d'Isola, che hanno incrociato la strada quella notte con il 31enne italiano di origini maliane: "Si è fermato, ha fatto degli apprezzamenti sulla maglietta e poi, andando via, ha mostrato il coltello". (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altri media
Sono stati identificati dai carabinieri di Bergamo i due minorenni che Moussa Sangare, prima di uccidere Sharon Verzeni nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi a Terno d’Isola, ha incrociato, minacciato e poi lasciato andare nel suo vagare alla ricerca del «bersaglio più vulnerabile», come ha scritto il gip nell’ordinanza, da accoltellare, ossia una donna sola che passeggiava guardando le stelle e ascoltando musica con le cuffiette. (L'Eco di Bergamo)
"Purtroppo è capitato". Moussa Sangare, che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni, ha risposto così al gip Raffaella Mascarino nell'interrogatorio nel carcere di Bergamo, dove è rinchiuso per il delitto commesso a Terno d'Isola tra il 29 e il 30 luglio. (Adnkronos)
Non crede che ad armare la mano di Moussa Sangare sia stato qualche problema mentale, magari acuito dall'abuso di droghe, no: "L'omicidio - scrive la giudice dopo aver convalidato l'arresto del 30enne di origini africane - sembra commesso da un soggetto spesso in preda alla noia", privo di "stabile attività lavorativa" e "impregnato dai valori trasmessi" da un genere musicale (il riferimento è al rap e alla trap) "che esalta la violenza, il sesso estremo, l'esigenza di prevalere" sugli altri. (BergamoNews.it)
Nella casa circondariale di via Gleno, infatti - a quanto si apprende - sono state lanciate bombolette incendiarie e c’è stato del nervosismo da parte della popolazione detenuta, al momento dell’ingresso di Sangare. (Liberoquotidiano.it)
Il trasferimento è pertanto motivato da ragioni di incolumità . Il 31enne in cella per l’omicidio di Sharon Verzeni , da quanto si è appreso, è stato bersaglio di un lancio di bombolette incendiarie da parte degli altri detenuti nel penitenziario di via Gleno. (Il Fatto Quotidiano)
(Adnkronos) – Ha tenuto il coltello come un ricordo dell’omicidio di Sharon Verzeni. E’ quanto ha ammesso Moussa Sangare, reo confesso del delitto della barista 33enne, uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio a terno d’Isola nel bergamasco. (OglioPoNews)