Istat, famiglie in ripresa cresce il potere d’acquisto. Sale la pressione fiscale
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Potrebbe apparire una contraddizione. Invece sono due facce della stessa medaglia. Nei primi nove mesi dell’anno che si è appena chiuso, sono aumentati sia il potere d’acquisto delle famiglie che la pressione fiscale. A spingere quest’ultima è stata proprio l’Irpef, il prelievo sui redditi delle persone. È l’effetto dei numerosi rinnovi contrattuali con gli aumenti in busta paga collegati. Proprio gli stipendi più alti hanno spinto gli incassi dello Stato facendo aumentare il gettito e con questo la pressione fiscale. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023). Lo sottolinea l’Istat. (LaChirico.it)
Sono quindi fioccate letture frettolose secondo le quali, in estrema sintesi, «il governo ha alzato le tasse». (il Giornale)
Cala invece la propensione al risparmio, anche se si tratta di un dato soltanto congiunturale. Aumenta in maniera sensibile anche il potere d'acquisto, 2,6% a livello annuale e 0,4% su base trimestrale. (QuiFinanza)
Il comunicato stampa Istat sul “Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società - III trimestre 2024” non troverà molto spazio sui media italiani, più inclini a cogliere le notizie negative piuttosto che quelle positive riguardanti la nostra economia. (ilmattino.it)
Il rapporto Istat sui conti pubblici del 2024 offre una fotografia a luci e ombre della situazione economica italiana. (Quotidiano di Sicilia)
Nel primo trimestre del 2024 il rapporto della pressione fiscale era del 36,8% sul Pil. Di Cassandra – L’Istat ha certificato che la pressione fiscale è salita. E che però c’è stato un corrispondente aumento, lieve, del potere d’acquisto delle famiglie. (lanuovapadania.it)