Iveco, stop alla cessione ai cinesi di Faw

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Sulla stessa lunghezza d’onda anche Michele De Palma, come riportato dall’edizione odierna de Il Sole 24 Ore: “È necessaria la convocazione urgente al Mise.”

Così non sembra perché anche se la trattativa con i cinesi è naufragata, Cnh Industrial ha ugualmente intenzione di proseguire con i piani di spin-off almeno fino alla prima parte del 2022.

Iveco rimarrà sotto il controllo di Cnh Industrial, almeno per ora. (FormulaPassion.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Troppo bassa, secondo Cnh Industrial (la società di casa Exor che controlla il 100% di Iveco), la valutazione di quasi 3,5 miliardi, peraltro in aumento rispetto ai 3 messi sul piatto inizialmente. Iveco è attiva nel settore della difesa, circostanza che ha fatto sollevare negli scorsi mesi più di un dubbio sull’opportunità della cessione. (Il Primato Nazionale)

“La decisione di abbandonare l’acquisizione di Iveco-Heuliez da parte del gruppo cinese FAW è una buona notizia. CNH aveva comunicato a gennaio di aver ripreso i colloqui con il cinese FAW Jiefang, dopo aver giudicato insufficiente un’offerta iniziale di 3 miliardi di euro l’anno scorso (ClubAlfa.it)

Guardando alla Cina, assistiamo a situazioni in varie parti del mondo in cui la potenza economica di questo Paese sbaraglia il sistema locale. Per Gianandrea Ferrajoli, presidente di Federauto Trucks, «i piani strategici di Iveco restano convincenti e molto ben posizionati sul percorso green intrapreso» (ilGiornale.it)

Sarebbero stati i contatti costanti di Giorgetti con i vertici di Exor a dissuadere il gruppo dalla prosecuzione dell'operazione. E fino all'ultimo, cioè a ieri mattina, il golden power sarebbe stato a un passo dall'attivazione, per salvaguardare quella che viene considerata una società operante in un settore di interesse nazionale. (il Giornale)

Non dobbiamo lasciare che le regole stabilite da uno o pochi Paesi siano imposte ad altri, né permettere che l’unilateralismo perseguito da alcuni Paesi dia il ritmo al mondo intero. Ciò di cui abbiamo bisogno nel mondo di oggi è la giustizia, non l’egemonia. (LaPresse)

Il ministro della Giorgetti valuta “positivamente” la notizia dell’interruzione del dialogo tra le due socieà. La trattativa si è interrotta e la decisione è stata accolta con favore dal ministero dello Sviluppo economico. (Sputnik Italia)