Il presidente serbo Vučić parlerà con Putin dopo le sanzioni Usa alla compagnia petrolifera Nis

Il presidente serbo Vučić parlerà con Putin dopo le sanzioni Usa alla compagnia petrolifera Nis
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Euronews Italiano ESTERI

Di Euronews Agenzie: AP Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alla più grande compagnia di gas e petrolio della Serbia, controllata dal gigante russo Gazprom PUBBLICITÀ Il presidente serbo Aleksander Vučić ha dichiarato venerdì che terrà dei colloqui con il presidente russo Vladimir Putin dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Nis, la principale compagnia di gas e petrolio della Serbia. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altri giornali

Il Brent tocca il livello più alto dal 27 agosto (scommesse rialziste ai massimi di maggio), il Wti dall'8 ottobre dopo che gli Stati Uniti hanno imposto venerdì le sanzioni più aggressive di sempre contro l'industria petrolifera russa. (Milano Finanza)

Il Dipartimento del Tesoro Usa ha delineato una serie di sanzioni che prendono di mira due delle principali aziende russe del settore, Gazprom Neft - sussidiaria petrolifera del gigante russo del gas Gazprom - e Surgutneftegaz, nonché circa 200 petroliere e gassiere operanti dalla Russia e considerate parte della "flotta fantasma" di Mosca. (Today.it)

Di Piero Cingari L'amministrazione Biden ha presentato venerdì sanzioni a tappeto contro il settore petrolifero russo, scuotendo i mercati energetici globali e accentuando l'isolamento economico di Mosca, a soli dieci giorni dal rientro di Donald Trump alla Casa Bianca. (Euronews Italiano)

Petrolio sopra gli 81 dollari dopo le sanzioni a Mosca. Corre la benzina, fino a 2,4 euro/litro sull’A1. Ma per il ministero i prezzi sono fermi

Rystad Energy stima che le sanzioni, che mirano a navi che trasportano greggio russo e aziende di estrazione e commercio correlati, potrebbero ridurre le esportazioni fino a 1 milione di barili al giorno. (XTB)

A New York, il Wti sale di quasi il 5% a 77,5 dollari. Non solo gas, ora anche il petrolio torna a farsi sentire. (Il Fatto Quotidiano)

Il Brent, greggio di riferimento per il mercato europeo, sfiora gli 81 dollari al barile, con un rialzo dell’1,5% e sui valori più alti da ottobre. (Il Fatto Quotidiano)