Usa e Cina avviano colloqui a Ginevra per ridurre i dazi, mentre Washington accelera con la Svizzera

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ESTERI

Redazione Esteri Redazione Esteri   -   A Ginevra, in un luogo protetto sulle rive del lago, si è aperto un vertice riservato tra le delegazioni di Stati Uniti e Cina, che potrebbe segnare una svolta nella lunga disputa commerciale tra le due potenze. I negoziati, ancora in corso, mirano a trovare un punto d’incontro dopo anni di tensioni, con Pechino che attraverso l’agenzia di stampa statale Xinhua ha definito l’incontro un "passo importante", pur senza rivelare dettagli sull’esito delle discussioni.

Intanto, la trattativa parallela tra Washington e Berna sembra procedere a ritmo serrato. Se la presidente della Confederazione elvetica aveva previsto un accordo entro due settimane, fonti statunitensi lasciano intendere che i tempi potrebbero essere ancora più stretti. Kenneth Bessent, consigliere economico di Trump, ha espresso ottimismo sui progressi, sottolineando come le politiche protezioniste dell’amministrazione abbiano spinto aziende svizzere a investire fino a 200 miliardi di dollari negli Usa.

Sul fronte cinese, Donald Trump ha sorpreso con una parziale apertura, affermando che i dazi del 80% sulle importazioni dalla Cina "sembrano giusti", una posizione meno dura rispetto all’attuale aliquota del 145% applicata alla maggior parte dei beni, fatta eccezione per alcuni prodotti tecnologici. L’incontro tra Bessent e il vicepremier cinese a Ginevra rafforza l’ipotesi di un disgelo, sebbene restino da sciogliere nodi cruciali, come la questione delle esenzioni temporanee per l’elettronica.