Pedersen conquista la maglia rosa, Landa ko: il bilancio della prima tappa del Giro d’Italia

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Mads Pedersen non ha lasciato spazio a dubbi: la prima tappa del Giro d’Italia 2025, con arrivo a Tirana dopo un percorso mosso e impegnativo, è finita nel modo che il danese della Lidl-Trek aveva chiaramente in mente sin dall’inizio. La sua squadra ha controllato la corsa con meticolosa precisione, stringendo le redini del gruppo fin dai primi chilometri e neutralizzando ogni tentativo di fuga. Un lavoro che, passando per l’ascesa doppia di Surrel, ha logorato gli avversari, preparando il terreno per il suo scatto decisivo.
Pedersen, che già in primavera aveva dimostrato di essere in forma smagliante – con un secondo posto al Giro delle Fiandre e un terzo alla Parigi-Roubaix – ha chiuso la gara in volata, superando Wout van Aert e il venezuelano Orluis Aular. Un trionfo che gli vale non solo la vittoria di tappa, ma anche l’ambita maglia rosa, primo leader di questa edizione. «Volevo iniziare nel modo giusto», ha commentato, senza nascondere la soddisfazione per un successo che conferma le sue qualità di finisseur e di corridore capace di adattarsi a percorsi vari.
Tra i sorprendenti della giornata c’è stato il giovane italiano Filippo Busatto, alla sua prima partecipazione al Giro: quarto al traguardo, si è aggiudicato la maglia bianca di miglior under-23, dimostrando di poter competere con i big nonostante l’inesperienza. Un esordio promettente, che lascia ben sperare per le prossime tappe.
La cronaca nera della giornata ha purtroppo visto come protagonista Mikel Landa, vittima di una caduta che gli ha causato la frattura dell’undicesima vertebra toracica, costringendolo al ritiro immediato. Un episodio che ha gettato un’ombra sulla corsa, ricordando quanto il pericolo sia sempre in agguato, anche in una tappa apparentemente meno insidiosa.