'Corvo' al Consiglio superiore della magistratura, partono le inchieste

AGI - Agenzia Italia INTERNO

I verbali erano stati consegnati a Piercamillo Davigo quando era ancora consigliere del Csm dal pm di Milano Paolo Storari, e tiravano in ballo anche il consigliere togato Sebastiano Ardita.

I verbali dell’avvocato Amara parlavano di alti magistrati e dell’esistenza di una presunta super loggia segreta dal nome ‘Ungheria’.

Una funzionaria del Consiglio superiore della magistratura, Marcella Contrafatto, è indagata ed è già stata sospesa dal Csm e la sua abitazione e il suo ufficio sono stati perquisiti mentre davanti ai magistrati romani si è avvalsa della facoltà di non rispondere. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

I documenti sarebbero stati consegnati da un pm milanese a Davigo, allora consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura che afferma che non è stato commesso "nulla di irrituale" (TG La7)

Amara - secondo quanto si spiega stamane su diversi quotidiani - negli interrogatori, in particolare, ha parlato dell'esistenza di una presunta loggia massonica 'Ungheria' Il particolare, di cui dà conto il Corriere della Sera online, è stato confermato all'Ansa da fonti qualificate. (Rai News)

«Si guarda il dito e non la luna». Messo nell’angolo dalle tre Procure più importanti d’Italia (Roma, Milano, Perugia), che hanno stanato la sua ex segretaria. (La Stampa)

Amara, come Palamara, ha fatto i nomi di alcuni magistrati che si sarebbero rivolti a lui per ottenere promozioni Quest’ultimo ha anche informato il Quirinale quindi anche Mattarella conosce i verbali devastanti di Pietro Amara. (Quotidiano del Sud)

Di ciò ho appreso solo a seguito delle indagini delle Procure interessate e della conseguente perquisizione nell’ufficio di una funzionaria amministrativa». «Né io né il mio ufficio abbiamo mai avuto conoscenza della disponibilità da parte di Davigo o di altri di copie di verbali di interrogatorio resi da Amara alla Procura di Milano (Il Dubbio)

E poi, come ha scoperto la Procura di Roma che ha perquisito colei che al Csm era la segretaria di Davigo, da quegli uffici è stato scientificamente passato alle redazioni dei giornali". Per due anni, ci hanno fatto credere che il problema fosse un singolo magistrato, Luca Palamara. (FirenzeToday)