Istat: tasso di disoccupazione a ottobre al 9,4%, per giovani cala al 28,2%

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Ma rispetto a febbraio 2020, quindi ai livelli pre pandemia, siano ancora sotto: il numero di occupati, cioè, è inferiore di quasi 200mila unità.

Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Prosegue la crescita degli occupati, ad ottobre +35mila unità (su settembre).

Lo rileva l’Istat sottolineando che la crescita degli occupati sul mese riguarda solo gli uomini (+36mila).

Questi numeri vanno letti alla luce del crollo del numero di inattivi, -79mila unità sul mese. (Il Sole 24 ORE)

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A ottobre, quindi, il tasso di disoccupazione è salito, rispetto a settembre, di 0,2 punti al 9,4%, ma è comunque in calo rispetto al 10% di un anno fa. Dalle rilevazione Istat, quindi, emerge come il dato sia legato al calo degli inattivi: sono 79mila in meno rispetto a settembre e 425mila in meno su ottobre 2020. (La Stampa)

Lo rileva l'Istat sottolineando che su base annua oltre due terzi della crescita complessiva degli occupati ha riguardato uomini con 271mila occupati in più sui 390mila complessivi (+118mila le donne). (Il Messaggero)

Nello specifico, i posti di lavoro sono cresciuti di 35mila unità (+0,2%) e 36mila dei nuovi occupati sono uomini. A ottobre infatti il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro è calato al 7,3%, rispetto al 7,4% di settembre 2021 e all'8,4% di ottobre 2020. (TIMgate)

rentacinquemila occupati in più a ottobre, ma sono tutti uomini. La variazione mensile dell’occupazione femminile rilevata dall’Istat è zero, il tasso corrispondente non arriva neanche al 50%, inferiore di quasi 20 punti a quello maschile. (La Repubblica)

Un segnale incoraggiante arriva dall’occupazione giovanile: gli occupati under 25 sono 38mila in più nel mese di ottobre rispetto a settembre e 129 mila in più in un anno. In pratica il tasso di disoccupazione su base tendenziale è diminuito di 0,3 punti per gli uomini ed è rimasto invariato per le donne. (Avvenire.it)

L’incremento supera i 600 mila occupati ed è dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente» Lo certifica Istat secondo cui a ottobre l’occupazione è cresciuta in Italia di 35mila unità rispetto a settembre ma l’incremento riguarda solo gli uomini (+36mila). (Corriere della Sera)