Giudici belgi pronti a revocare mandato di arresto a Lucia Simeone

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Disponibile a revocare il mandato di arresto europeo ma a una condizione: quella che l’indagata collabori. L’apertura arriva da Bruxelles, dalla Procura federale belga, e accoglie la richiesta di Lucia Simeone, la 48enne assistente dell’europarlamentare Fulvio Martusciello coinvolta nell’inchiesta sul 5G e sul colosso cinese Huawei. Attraverso i suoi legali, gli avvocati Claudio Pollio e Antimo Giaccio, la professionista oltre che dichiararsi innocente si era sempre detta disponibile a sottoporsi al processo ma in stato di libertà. (RaiNews)
Su altre fonti
Il pm belga detta le condizioni: sì alla potenziale revoca della misura cautelare, a patto che la donna si rechi in Belgio e stia 14 giorni a disposizione della autorità giudiziaria locale, ma non in stato di arresto, da cittadina libera e senza scorta. (Il Mattino)
Colpo di scena nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti che sarebbero state versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese Huawei sul 5G: il giudice istruttore belga si è detto disponibile a revocare il mandato di arresto europeo e l’iscrizione al sistema Schengen (SIS) – previa autorizzazione della Corte di Appello di Napoli – purché la collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello Lucia Simeone si renda disponibile a rimanere in Belgio e a collaborare con gli inquirenti per almeno per due settimane, da persona libera. (Agenda Politica)
Il giudice istruttore belga si è detto disponibile a revocare il mandato di arresto europeo e l'iscrizione al sistema Schengen (SIS) - previa autorizzazione della Corte di Appello di Napoli - di Lucia Simeone, collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello, in carcere per due giorni e poi ai domiciliari, in Italia, dal 20 marzo scorso. (Corriere Del Mezzogiorno)

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Unica condizione: che Simeone si metta a disposizione dell'autorità giudiziaria belga per almeno 14 giorni per farsi interrogare e che non abbia … (la Repubblica)
L’assistente del capodelegazione di Forza Italia a Bruxelles, Fulvio Martusciello, era stata arrestata nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte mazzette girate dai lobbisti di Huawei ad alcuni eurodeputati in cambio di pressioni sull’Eurocamera e poi messa ai domiciliari. (Il Fatto Quotidiano)