Torino perde le sue librerie: “Il 40% si è arreso alla crisi”

La Stampa ECONOMIA

Leggi anche: La crisi affossa Paravia: era la libreria più antica di Torino giorgio ballario giorgio ballario. I dati. Il problema, spiega Rocco Pinto, «è legato al sistema del commercio e non solo alle librerie».

La libreria Paravia a Torino rappresentava un valore aggiunto per la città, si occupava anche di testi scolastici, facendo un lavoro forte nel mondo dell'istruzione.

Ma la resa della più antica bottega della città è un campanello d’allarme che è difficile lasciar passare inosservato. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Non solo, il Bookpostino consegna in bicicletta, agli associati libri a domicilio, con tanto, quando è possibile, di dedica dell’autore. Quello che si può fare non è piangere sul latte versato ma immaginare il futuro: siamo in una fase di passaggio e come succede in ogni fase di passaggio c’è qualcuno che resta triturato. (AGI - Agenzia Italia)

Il bar-libreria con affaccio su piazza Carignano, da sempre originale senza essere troppo fighetto, chiude, dopo quasi diciotto anni di attività. E aggiunge: «Se avessi trovato un giovane interessato a dare il suo contributo affiancandomi, forse non avrei deciso di chiudere. (La Stampa)

Sonia ha spiegato il motivo per cui i clienti sono andati man mano a diminuire. I ritmi imposti da Amazon. Paravia aveva chiuso il 28 dicembre per le festività, e non ha più riaperto le serrande al pubblico. (Open)

Dopo la chiusura della storica libreria Paravia di Torino, cresce la paura per le sorti delle librerie italiane nel prossimo futuro. Accade infatti che le importanti librerie storiche sono gestite da una generazione di librai che non trova successori o qualcuno che subentri. (Libreriamo)

La crisi delle librerie dunque dipende anche dall’aver trasformato molti librai in semplici magazzinieri, chiamati a spostare pesi anziché fare quello che era ed è un mestiere bellissimo, visto che un libraio quando è davvero tale è anche un po’ uno psicologo o se preferite un medico dell’anima. (La Stampa)

Nel 2015 la libreria aveva lasciato la storica sede di via Garibaldi per trasferirsi in piazza Arbarello. La chiusura è stata annunciata con un post su Facebook da Nadia e Sonia Calarco, le due sorelle titolari della libreria. (Today)