Così il regime iraniano indebolito dai soprusi è stato sconfitto da due donne italiane: Giorgia Meloni ed Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala
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Due donne contro l’Iran, in difesa di un’altra, giovane donna. Una donna che assomiglia in tutto e per tutto ai milioni di ragazze e di donne di Teheran e dell’intero Paese, vilipese e offese da una tirannia che con lo scudo ipocrita della religione nega loro, senza vergogna, ogni libertà, sotto il tallone di una polizia morale che le controlla, le bracca, le arresta, le tortura. Leggetelo, il libro di Barbara Stefanelli, Love harder, non tanto per conoscere la ferocia e l’accanimento di quella dittatura, ma per capire quanto ineguagliabile coraggio c’è in quelle donne che affrontano una battaglia che un mondo orripilato, ma anche rassegnato e un po’ codardo, considera senza speranza. (Corriere Roma)
La notizia riportata su altri giornali
Grazie». Anche sui social. (Corriere della Sera)
La giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata dalla detenzione ed è tornata mercoledì, 8 gennaio, a casa a Roma dopo settimane di detenzione in un carcere iraniano. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Ospite di DiMartedì, condotto da Floris Giovanni, l’arguto transfugo dalla Rai, ha messo assieme una serie di pensieri, accompagnato dalle parole e da una mimica teatrale, spiegando a noi stolti che il viaggio delle premier da Trump non era stato preparato a dovere, che la stessa Meloni non aveva informato nessuno, né il ministro degli esteri, né i due vicepresidenti del consiglio, nemmeno lo staff e, infine, che Elisabetta Belloni, dimissionaria dal ruolo di direttrice generale dei servizi di sicurezza, avrebbe potuto insegnare alla stessa presidente del consiglio come comportarsi, che cosa dire, che cosa non dire. (il Giornale)
Il momento d'oro di Giorgia Meloni (e perché potrebbe durare a lungo) La liberazione di Cecilia Sala stempera le polemiche rispetto alla missione lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago da Donald Trump – con annessa visione di ben due ore del documentario sui fatidici fatti che culminarono nell’assalto di Capitol Hill – iniziativa vista con una certa malcelata riottosità da parte dei leader europei, compresa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (Today.it)
“Ringrazio tutti, il governo e chi mi ha tirato fuori” ha dichiarato la giornalista visibilmente emozionata. L’ho trovata meglio del previsto la prima cosa che le ho detto è che le voglio bene” ha detto Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, al rientro a casa dove ha trovato sul portone d’ingresso un volantino lasciato da un bambino con un tricolore e un “bentornata Cecilia”. (Il Fatto Quotidiano)
C’è un gesto che racconta l’esplosione di emozioni dopo venti giorni di apprensione e paura. Mentre Cecilia Sala si affretta ad abbracciare il padre dopo aver salutato il compagno, la madre della giornalista resta un passo indietro, sembra che trattenga il fiato fino al momento in cui la ragazza l’attira a sé. (il manifesto)