Stellantis: i risultati del 3° trimestre 2021

AlVolante ECONOMIA

el terzo trimestre 2021 il gruppo Stellantis ha registrato ricavi netti per 32,6 miliardi di euro (in calo del 14% rispetto al 2020), consegnando 1.131.000 mila vetture, in calo del 27% rispetto al stesso periodo dello scorso anno.

Secondo quando comunicato dalla casa, la flessione è stata principalmente causata dalla perdita di circa 600.000 unità, pari a circa il 30% della produzione pianificata del terzo trimestre 2021, dovuta a ordini inevasi di microprocessori. (AlVolante)

Ne parlano anche altre fonti

Ha pesato la contrazione della produzione del 30% o, appunto, 600 mila vetture a causa della mancanza di chip. Ci aspettiamo che in conference call il gruppo fornisca più dettagli sul free cash flow visto positivo nel 2021 (Notizie - MSN Italia)

In crescita di 40 punti percentuali la quota di mercato di Maserati: su base annua al 2,4% Il gruppo presieduto da John Elkann e guidato dall’amministratore delegato Carlos Tavares conferma la guidance per l'intero 2021. (La Stampa)

Attualmente, la catena locale di fornitori automobilistici comprende 34 aziende e impiega più di 12mila professionisti a Pernambuco. Stellantis celebra l’ampliamento della filiera del Polo Automotivo Goiana a Pernambuco, con l’inaugurazione dello stabilimento industriale di Yazaki, nel comune di Bonito. (ClubAlfa.it)

Le consegne sono diminuite del 27% a 1,131 milioni, principalmente per la perdita di circa 600 mila unità, pari a circa il 30% della produzione pianificata del terzo trimestre 2021, dovuta a ordini inevasi di semiconduttori. (Il Cittadino on line)

Stellantis apre le porte dello stabilimento di Mirafiori e “svela” alla stampa la sua linea di produzione della 500 elettrica e i test su altri veicoli del gruppo Fca-Psa. Il lavoro dunque continua a calare: i dipendenti delle carrozzerie di Mirafiori saranno infatti, dopo le uscite, 2.490, a cui si sommeranno i 1. (Cronaca Qui)

Previsioni in crescita invece in Medio Oriente e Africa a +20% da +15%, mentre restano invariate India e Asia Pacifico a +10% e la Cina a +5%” Sui conti della dimora automobilistica nata all’inizio dell’anno dalla fusione di Fiat Chrysler con la francese continua a pesare la carenza di chip. (Roccarainola.net)