Risoluzione pro Ucraina approvata, Draghi ignora Conte: “Preoccupato tenuta Governo? No”

Il Riformista INTERNO

Un risultato importante quello ottenuto dal suo governo dopo giorni di tensione a 5 Stelle, culminate con l’imminente addio di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, al Movimento di Beppe Grillo e Giuseppe Conte.

Lasciando Palazzo Madama a chi chiede se sia soddisfatto per l’esito del voto sulla risoluzione si limita ad annuire.

Diverse le parole di Stefano Patuanelli, ministro grillino alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e fedelissimo di Conte: “Se domani siamo ancora al governo?

Il testo della risoluzione delle forze di maggioranza è il frutto di una mediazione lunga e complicata, raggiunta dopo l’intervento prima del voto di Mario Draghi (Il Riformista)

Ne parlano anche altre fonti

craina, risoluzione di maggioranza in 10 punti: «Coinvolgere. SENATO Armi a Kiev, i nodi per l'accordo: manca ancora l'intesa. Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sul consiglio europeo. (ilgazzettino.it)

(askanews) – Il Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio Europeo. I sì sono stati 219, 20 i no, 22 gli astenuti. (Agenzia askanews)

"L'Italia, ed io personalmente, cerchiamo questa pace, l'abbiamo cercata sin dall'inizio. Per una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio e solo quando queste posizioni di vantaggio all'interno dell'Ucraina, occupando parte dell'Ucraina, saranno stabilizzate, per questa parte solo allora si potrà cominciare a parlare di pace. (ilGiornale.it)

Nuove armi all’Ucraina: prima lo scontro, poi il sì a Draghi. Il premier: “L’unità è essenziale”. Via libera del Senato con 219 voti a favore, anche dei 5S. (La Stampa)

Così, al culmine di una irrepetibile legislatura, il M5S si sfalda, seguendo il profilo tipico dei partiti “personali” inaugurati con l’avvento di Silvio Berlusconi sulla scena politica italiana Da notare come le modifiche al decreto-legge avanzato dal governo Draghi ci siano state, ma non relativamente ai futuri consensi da parte del Parlamento in materia di invio di armi. (L'INDIPENDENTE)

Il testo è stato approvato a Montecitorio con 410 voti a favore, 29 contrari e 34 astenuti (Fdi) (Tiscali Notizie)