Zuckerberg ridisegna Meta a forma di Trump
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ROMA – Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta Platforms Inc., ha deciso di intraprendere un significativo riposizionamento politico della sua azienda, seguendo l'esempio di altre grandi corporazioni come John Deere e Walmart. Dopo aver eliminato il programma di fact-checking sui suoi social media, Meta ha annunciato la cessazione immediata dei suoi programmi di diversità, equità e inclusione (DEI), tra cui il noto "Diverse Slate Approach" per le assunzioni.
Questa decisione, riportata per la prima volta da Axios e confermata da un portavoce dell'azienda, rappresenta un cambiamento radicale nella politica aziendale di Meta. La società madre di Facebook e Instagram ha giustificato la mossa citando il mutato panorama giuridico e politico negli Stati Uniti, che renderebbe obsoleti alcuni dei suoi programmi di inclusione. La notizia ha colto di sorpresa molti dipendenti, che hanno espresso il loro sconcerto per la rapidità e la portata delle modifiche.
Il riposizionamento di Meta non si limita alla cessazione dei programmi DEI. Zuckerberg ha anche deciso di ridurre le politiche sull'hate speech e gli abusi, allineandosi con le recenti modifiche introdotte da X (precedentemente noto come Twitter). Questo cambiamento, che avrà un impatto significativo sulla moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, è stato accolto con preoccupazione da vari osservatori, che temono un aumento della disinformazione e dei discorsi di odio sulle piattaforme.
Inoltre, Zuckerberg ha annunciato una donazione con visita a Mar-a-Lago, residenza dell'ex presidente Donald Trump, sottolineando ulteriormente il nuovo orientamento politico di Meta.