Il modello 730 senza sostituto d’imposta per il 2025: cosa cambia nella gestione di rimborsi e pagamenti

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ECONOMIA

Redazione Economia Redazione Economia   -   Presentare il modello 730 senza sostituto d’imposta, quest’anno, significa avere un controllo più diretto sui rimborsi IRPEF e sui versamenti a debito, gestiti senza intermediari con l’Agenzia delle Entrate. Una scelta che riguarda soprattutto dipendenti e pensionati, i quali, optando per questa modalità, evitano di delegare al datore di lavoro o all’ente previdenziale il conguaglio fiscale. Ma attenzione: la compilazione autonoma richiede precisione, perché gli errori – specie nelle detrazioni e nei crediti – possono trasformarsi in ritardi o intoppi burocratici.

Tra le novità da monitorare ci sono i redditi derivanti da criptovalute, ora soggetti a una tassazione più strutturata, e gli aggiornamenti sui bonus edilizi, con le modifiche introdotte dal governo che influiscono sulle detrazioni disponibili. Per chi volesse approfondire, il Sole 24 Ore ha dedicato un’intera guida di 88 pagine, in edicola dal 15 maggio, che analizza punto per punto queste tematiche, insieme alle istruzioni per compilare correttamente il modulo.

Dai sondaggi emerge che la maggior parte dei contribuenti preferisce affidarsi al 730 precompilato, inviandolo online in autonomia, mentre una quota minore ricorre a CAF o commercialisti. Il precompilato, disponibile dal 30 aprile, non è obbligatorio, ma rappresenta uno strumento utile per ridurre il rischio di omissioni, poiché integra automaticamente i dati già in possesso dell’Agenzia. Tuttavia, è fondamentale verificare ogni voce, soprattutto se si hanno redditi aggiuntivi o detrazioni complesse, come quelle legate alla casa o alle spese mediche.