Alitalia. Effetto coronavirus: nuova Cassa integrazione per 4mila persone

Rai News ECONOMIA

Il futuro acquirente di Alitalia non dovrà sobbarcarsi la restituzione degli 1,3 miliardi di prestito ponte, che rimarranno in carico alla bad company.

Uno stop, che dicono, rischia a questo punto di essere il primo di una lunga serie. Condividi. L’emergenza coronavirus si fa sentire anche sul già delicato caso Alitalia.

Il bando potrebbe prevedere la vendita a 'spezzatino' cioè tre asset, volo, manutenzione e handling, oppure un lotto unico. (Rai News)

Su altre fonti

Il coronavirus sta causando pesanti problemi non solo alla popolazione allarmata ma anche alle aziende e al settore turistico italiano. Alitalia avrebbe chiesto altri sette mesi di cassa integrazione per 4 mila dipendenti, dal 24 marzo al 31 ottobre. (Investire Oggi)

Nel mondo del lavoro, non c’è solo la novità positiva delle aziende italiane che, finalmente, stanno scoprendo i vantaggi dello smart working. Restando nel turismo, ma guardando fuori dall’Italia, il sito di viaggi Expedia ha scelto un tempismo perfetto per annunciare il taglio di 3 mila lavoratori nel mondo. (Il Fatto Quotidiano)

Numeri che saranno comunque oggetto di trattativa. Si tratta di 1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), cui vanno ad aggiungersi altri 2.785 per imprevisti legati all'emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1.680 personale di terra. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

. (Il Messaggero)

Con la scusa del decreto sul coronavirus il governo dice sì alla cassa integrazione per 4.451 piloti e hostess. Ma all'orizzonte non c'è alcuna strategia di salvataggio. (La Verità)

Tornando all’asta, come detto dovrebbe prevedere la vendita mediante spezzatino dei rami d’azienda oppure in un blocco unico. Il bando potrebbe prevedere la vendita tramite spezzatino dei tre asset: aviation (flotta, slot e dipendenti), manutenzione e handling oppure un lotto unico. (Il Messaggero)